Legge edilizia, Tedde: «contraddittoria, confusa e zeppa di errori marchiani»

Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia, definisce così la legge edilizia appena licenziata dal Consiglio regionale.

«Una legge contraddittoria, confusa e zeppo di errori marchiani». Così Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia, definisce la legge edilizia appena licenziata dal Consiglio regionale. «Il disegno di legge della Giunta era stato annunciato con squilli di tromba l’11 ottobre – evidenzia l’esponente azzurro -, ma è arrivato in aula a marzo dopo avere ceduto il passo alla legge che serviva ad occupare le poltrone della Sanità e in itinere è stato modificato varie volte: prima dalla Commissione, poi dalla Giunta e poi ancora dall’aula e ancora dalla Giunta con una sequela di modifiche dell’ultima ora, alcune palesemente “targate” e altre smaccatamente astruse e inopportune».

«Il risultato – prosegue Tedde –  è una legge abnorme, che non semplifica, non detta norme urbanistiche e non contribuisce a dare qualità all’edilizia. E’ una legge che introduce molte ingiustizie, come nell’agro, per il quale richiede tre ettari, o per il vincolo dei 300 m. per ampliamenti alberghieri nelle zone F. Anzi, per queste strutture allocate nei 300 m. ma con aree cospicue all’esterno di questa riduttiva fascia sarà impossibile realizzare servizi a supporto quali SPA, scuderie o strutture per cicloturismo».

«Forza Italia ha tentato di migliorarla con significativi risultati sugli ampliamenti nelle zone agricole e in quelle artigianali, ma siamo profondamente preoccupati – conclude l’ex sindaco di Alghero- per gli effetti di una legge che scontenta tutti e costituisce una vera e propria beffa per tutti i cittadini sardi, che dopo il ritorno del PPR di soriana memoria, ora dovranno affrontare questo nuovo mostro giuridico, foriero di ingiustizia e confusione».

Redazione, 16 Aprile 2015