La madre coraggiosa che ha scelto di non curare il cancro per dare alla luce la sua bambina

Ecco l'incredibile storia di una mamma che ha scelto di non curarsi il cancro per portare avanti la gravidanza e salvare la bambina che portava in grembo.

Elizabeth Joice  è una donna di 36 anni del New Jersey che ha scelto di non sottoporsi a chemioterapia per combattere il cancro. La donna ha deciso di andare incontro alla morte per salvare la bambina che portava in grembo, si è sacrificata per dare alla luce suo figlia. Nel settembre 2010 Elizabeth ha scoperto di avere alcune escrescenze sospette su un polmone. Dopo poco i medici le hanno diagnosticato un grave tumore, la donna ha immediatamente iniziato la chemioterapia ed ha subito un intervento chirurgico per asportare il tumore. Dopo la brutta esperienza per tre anni ha goduto di una salute perfetta per questo ha deciso di avere un bambino. I medici l’hanno messa in guardia sulla possibilità di un’eventuale ricomparsa del tumore, ma il desiderio di maternità di Elizabeth era più forte.

Nel 2013 la donna è rimasta incinta. Nonostante avesse scarsissime possibilità di avere un figlio dopo le cure aggressive, Elizabeth ha scoperto di aspettare un bambino. Purtroppo la gioia per la lieta notizia è durata poco. Solo un mese dopo ha ricevuto la terribile notizia della ricomparsa del tumore. I medici hanno rimosso nuovamente la massa con un intervento chirurgico ma, dato che aspettava un bambino, Elizabeth non ha potuto iniziare un ulteriore ciclo di chemioterapie per debellare completamente il cancro e i dottori non hanno potuto monitorare l’eventuale crescita del tumore. La donna avrebbe dovuto partorire il 4 marzo ma date le sue condizioni critiche non si poteva aspettare così a lungo per far nascere la bambina. Nel mese di gennaio, dopo un parto cesareo, è nata Lily Anne Joice, una bimba in perfetta salute. Dopo la nascita di Lily il tumore di Elizabeth continuava ad espandersi, i medici hanno comunicato alla donna che ormai non c’era più nulla da fare e che le rimanevano pochi giorni di vita. La donna è tornata a casa con suo marito e sua figlia finchè il 9 marzo non ha esalato l’ultimo respiro.

Tratto da www.fanpage.it ©

Redazione, 31 Marzo 2014