Da Italia Unica una proposta di legge regionale sul turismo in Sardegna

Si va dall’assunzione di residenti e dalla programmazione almeno triennale dei grandi eventi al coinvolgimento dell’Assessorato del Turismo nelle politiche dei trasporti. Tore Piana: «Importante intercettare i flussi turistici che prima andavano verso il nord Africa»

Italia Unica Sardegna propone una nuova legge quadro unitaria sul turismo. L’ultima normativa generale sul turismo in Sardegna, un settore che rappresenta per la nostra isola una delle fonti principali di sviluppo economico, risale addirittura al 1984. Questa mattina a Cagliari alla presentazione alla stampa della proposta di legge quadro di Italia Unica erano presenti anche il vicesegretario regionale Mauro Oggiano e il coordinatore provinciale Massimiliano Defraia.

«Negli anni – è stato spiegato nel corso dell’incontro – sono state definite altre leggi regionali, che però si sono rivelate inadeguate a soddisfare le esigenze che un moderno turismo richiede.  È la prima volta che una forza politica che non ha rappresentanti nel Consiglio regionale propone un’iniziativa simile, che comprende la notifica della proposta di legge quadro a tutti i capigruppo presenti in Consiglio regionale, e contestualmente all’assessore regionale al Turismo, per l’avvio dell’iter legislativo».

Ma quali idee rilancia Italia Unica? Le novità sono tante: «Innanzitutto un Marchio Unico Sardegna, che identifichi il prodotto turistico, e un Osservatorio regionale sul turismo, che vede il coinvolgimento di attori istituzionali, tra cui Università e Camere di Commercio, e associazioni di categoria. E poi i protocolli di intesa per assumere personale sardo all’interno di grandi strutture turistiche e alberghiere (facendo ricorso fino all’80 per cento di residenti nell’isola) e l’utilizzo e consumo di prodotti agroalimentari sardi all’interno delle stesse. Ma anche norme sull’utilizzo delle seconde case a uso abitativo per fini turistici nei comuni costieri, un piano straordinario per la costruzione di nuovi alberghi e il potenziamento della formazione professionale e degli istituti alberghieri per giovani da impiegare nel settore turistico».

«Serve inoltre una programmazione di eventi almeno triennale, mentre oggi si naviga senza strategia. Non va poi tralasciato il pieno coinvolgimento di tutti gli attori principali del settore. Infine – spiegano da Italioa Unica – , ci sono le problematiche legate al trasporto aereo (tra cui voli low cost da sostenere e incentivare) e navale (a cominciare dal costo dei biglietti da ridurre): limitare le analisi e le proposte rivolgendosi solo all’assessore dei Trasporti è un errore. È infatti necessario un coinvolgimento contestuale dell’Assessorato al Turismo. Da ultimo, si richiede l’attribuzione alle unioni dei comuni delle competenze in tema di programmazione territoriale».

«La nostra proposta di legge, se approvata – ha spiegato il coordinatore regionale di Italia Unica Tore Piana – porterà la Sardegna all’avanguardia nel Mediterraneo per la promozione e l’offerta turistica. Adesso la priorità è intercettare i flussi turistici che prima andavano verso il Nord Africa e che a causa della crisi politica che dura da tempo in Tunisia ed Egitto cerca nuove mete».

22 Giugno 2016