Incendio scampato a Mugoni, lettera aperta del WWF al sindaco

"Il Wwf auspica che la giunta e il consiglio comunale di Alghero, prima delle ferie, compia tutti gli atti necessari per rendere operativo il corpo della Compagnia Barra- cellare ormai da troppo tempo inattivo"

Il Wwf esprime gratitudine al Corpo Forestale della Sardegna e a tutte le forze in campo che com- battono quotidianamente con abnegazione gli incendi nella nostra isola; attività svolta sempre in condizioni molti difficili e rischiose per l’incolumità stessa degli operatori che agiscono per mettere in salvo persone, animali e cose.

Il comandante del Corpo Forestale della Sardegna Gavino Diana ha, recentemente, ricordato i dati terribili che destano grande preoccupazione: nelle ultime settimane, in Sardegna il fuoco ha raso al suolo 5 mila ettari di territorio registrando un incremento di ben 520 incendi rispetto allo stesso pe- riodo del 2016.

Tutti siamo chiamati, con senso di responsabilità, a segnalare le situazioni di rischio per prevenire gli atti di criminali incendiari che non esitano a mettere in pericolo la vita delle persone e che possono essere fermati attraverso piani di prevenzione e il controllo sistematico del territorio.

Gli incendi possono distruggere il patrimonio naturale, ma non devono annichilire la memoria degli uomini. Per questo vogliamo ricordare, andando a ritroso nel tempo, la strage di Curraggia nei pressi di Tempio Pausania. Trentaquattro anni fa, il 28 luglio 1983, il fuoco ha un fronte di cinque kilometri ed avanza veloce, è fronteggiato da 300 uomini tra operai della forestale e volontari. Un gruppo di questi uomini rimane intrappolato da un altro fronte di fuoco. Questi uomini cercano la salvezza scavalcando il filo spinato dei confini dei campi, ma vengono raggiunti inesorabilmente dalle fiamme, muoiono arsi vivi o asfissiati: Antonio Manconi, 50 anni; Tanuccio Fara, 36 anni; Mario Ghisu, 35 anni; Silvestro Manconi, 44 anni; Diego Falchi, 43 anni; Claudio Migali, 37 anni, muore mentre in aereo viene trasportato in un centro grandi ustioni; Luigi Maisto, 24 anni, muore dopo giorni di agonia; Sebastiano Visicale, 32 anni, anche lui morto dopo giorni di agonia in ospedale; con essi muore anche il maresciallo della Forestale, Salvatore Pala . Inoltre, cinque per- sone riportarono gravissime ustioni, amputazioni in parti del corpo e traumi psicologici: Antonio Azara; Vanni Bisson; Antonello Forteleoni; Mario Marchesi; Giuseppe Sotgiu. Il 24 luglio del 2007 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito, alla memoria, la Medaglia d’oro al Valor Civile ai 9 Martiri di Curraggia.

Un’altra tragica strage di vite umane per mano di criminali incendiari colpisce le zone turistiche della Gallura tra il primo e il 28 agosto 1989. Vengono colpiti soprattutto quei turisti che, amando la Sardegna, hanno deciso di trascorrere le loro vacanze nelle località di Arzachena, Portisco, Porto San Paolo e San Pantaleo. Il primo agosto 1989 una vasta zona, tra Porto San Paolo, Costa Corallina, Porto Istana, Costa Dorata, Monte Pedrosu, San Teodoro e Loiri è interessata da un vasto incendio che spinto da venti che cambiano repentinamente direzione e velocità, colpiscono, per la prima volta, strutture turistiche. Muoiono: Quirico Cudoni, 60 anni, pastore; Giacomo Cudoni, 31 anni, pastore; Giuseppe Locurcio, 50 anni, turista; Anna Compagnone, 47 anni, turista; Annie Richard De La Tour Marabini, 42 anni, turista.

Il 28 agosto 1989 a distanza di soli 27 giorni dal rogo precedente, tra San Pantaleo e Portisco, nuova strage di turisti, tredici morti: Giuseppe d’Amato, due anni; Maria Annunziata Sessa, 30 anni, aspettava un bambino; Maria Pia Lo Muscio, 51 anni; Filippo Secchia, 10 anni; Barbara Secchia, 16 anni; Paola Vitelli, 44 anni; Anna Romano, 66 anni; Erica Salis, 55 anni; Elisabeth Heinz Hungerer, 38 anni; Helmut Heinz Hungerer, 38 anni; Guido Ardizzone, 63 anni; Giovanni Deia- na, 65 anni; Francesca Pileri, 60 anni; (Ottavio Olita Sardegna in fiamme).

Dopo questo parzialissimo ed emblematico richiamo alla memoria di fatti tragici avvenuti tanti anni fa, ritornando al presente, purtroppo, in tutta la Sardegna nelle ultime settimane si devono registrare ancora, oggi come ieri, numerosi incendi dolosi: Ogliastra, Arzana, San Teodoro, Budoni, Alà dei Sardi, Muravera, Castiadas, Porto Pozzo, Santa Teresa di Gallura. Gran parte di questi roghi sono causati con inneschi a tempo di vario tipo, un’ultima tipologia è stata riscontrata ad Alghero nella pineta di Mugoni. Area già devastata, alcuni anni fa, da un terribile incendio.

Il recente principio di incendio della pineta di Mugoni di Alghero è stato disattivato, evitando un rogo potenzialmente disastroso, grazie alla presenza del Corpo Forestale della Sardegna che con pattuglie di perlustrazione preventiva sul territorio è potuta intervenire prima che fosse troppo tardi. Le forze in campo, in tutte queste situazioni, non sono mai abbastanza e nello specifico del caso di Alghero potrebbe essere intensificata dall’attività della Compagnia Barracellare.

Il Wwf auspica che la giunta e il consiglio comunale di Alghero, prima delle ferie, con alto senso di responsabilità, compia tutti gli atti necessari per rendere operativo il corpo della Compagnia Barra- cellare ormai da troppo tempo inattivo. Attraverso l’operatività di questo corpo di volontari si po- trebbe intensificare l’attività di controllo e prevenzione nel territorio.

Svolgere attività di prevenzione, far crescere il senso di appetenza, la cultura della responsabilità e del rispetto verso il patrimonio naturale, gli animali e in generale del bene comune che deve essere consegnato alle generazioni future così come ci è stato affidato momentaneamente da quelle passate difendendolo strenuamente anche dall’opera distruttrice dei criminali incendiari.

Carmelo Spada (delegato Wwf per la Sardegna)

31 Luglio 2017