Idrovore al Calich, gli ambientalisti: “Preoccupazione per il piano di gestione”

Le associazioni ambientaliste pongono all’attenzione dell’opinione pubblica e dei candidati alla carica di sindaco per la città di Alghero l’aggiornamento del piano di gestione “Capo Caccia” che prevede il posizionamento di idrovore nella laguna del Calich.

“Poniamo all’attenzione dell’opinione pubblica e dei candidati alla carica di sindaco per la città di Alghero l’aggiornamento del piano di gestione della ZPS ITB013044 “Capo Caccia” in quanto esso prevede il posizionamento di idrovore nella laguna del Calich”. Così Carmelo Spada, Graziano Bullegs e Francesco Guillot, rappresentanti delle associazioni ambientaliste WWF, Italia Nostra e Lipu.  “Questa eventualità – proseguono – ci preoccupa non poco. Infatti seppur l’aumento della dinamica idraulica comporta probabili benefici, poiché determina un abbassamento trofico rispetto all’eccessivo apporto nutrizionale, nel caso delle lagune questi benefici trofici hanno un contraltare rappresentato dagli effetti della dinamica salina su tutte le comunità, habitat e specie che ne dipendono, in modo particolare se l’aumento della dinamica idraulica avviene a regime “pulsante”, come di norma si fa per ridurre le probabilità di distrofie incipienti”.

“L’approccio proposto non appare assumere un carattere “strategico” quanto, piuttosto, un carattere emergenziale a fronte di carenze del sistema, che potrebbero prevedere alternative differenti. Inoltre, le azioni o interventi che implichino tecnologie idrauliche di emergenza in Sardegna si sono sempre rivelate molto carenti, costose e dalla vita breve. Il piano, tra l’altro, non indica a quale fonte finanziaria sia da ascriversi l’esecuzione dell’azione, che prevede l’installazione di pompe sommerse per migliorare il grado di ossigenazione delle acque lagunari del Calich, né a quale fonte economica approvvigionarsi per l’energia necessaria al loro funzionamento; non sono indicate alternative rispetto alla modificazione del molo di sopraflutto di Fertilia in modo tale da garantire i deflussi e lo scambio idraulico, con un obiettivo in più rispetto all’installazione delle pompe, al fine di un ecosistema lagunare poli-alino (una salinità compresa fra il 18 e il 36 per mille)”.

“Inoltre – continuano ancora i rappresentanti delle associazioni – non appaiono adeguatamente e correttamente valutati gli impatti sull’obiettivo della conservazione degli habitat marini. In particolare, non appare valutato l’impatto dell’azione di turbinamento delle acque marine sulla prateria di Posidonia oceanica e sulla stabilità degli habitat 1170 e 8330. Inoltre ci preoccupa il fatto che il forte idrodinamismo è identificato, nel Piano di Gestione, come uno dei due principali fattori di pressione. Inoltre, viste le esigenze strettamente marine della Posidonia oceanica, andrebbero valutate anche le modifiche chimico fisiche dell’acqua in uscita dal porto canale di Fertilia e le possibili ripercussioni sulla conservazione della prateria di posidonia. Inoltre l’aumento dell’idrodinamismo potrebbe intaccare la parte sommersa antedunale e, di conseguenza, la stabilità dell’insieme e non appaiono adeguatamente e correttamente valutati gli impatti dell’azione sull’obiettivo specifico della conservazione della laguna diCalich, cui l’azione fa riferimento. Gli esiti del disfacimento sul fondo della materia organica, fenomeno identificato come esito dell’eutrofizzazione delle acque dello stagno, potrebbero essere mobilizzati dal turbinamento”.

“Tutti questi aspetti destano ancor maggior preoccupazione in relazione ai possibili impatti anche in relazione alla cosiddetta “marea gialla”, altro fenomeno identificato nel Rapporto Ambientale, che è prevalentemente costituita dalla mobilizzazione di sedimenti che avviene in particolari condizioni meteo-marine e di funzionamento del depuratore di Alghero in loc. San Marco, sarebbe probabilmente incrementato dal turbinamento delle acque in prossimità dei fondali del Calich. Tutto ciò espresso,  poniamo all’attenzione delle istituzioni locali e dei candidati alla carica di sindaco di Alghero, e chiediamo ci si attivi al fine di modificare e far valutare in maniera rigorosa l’aggiornamento del piano di gestione riguardante la laguna del Calich” – concludono.

1 Giugno 2019