Helena, povera ragazza dei paesi dell’Est

Mio nome Helena è, sono di un grande paese freddo, venuta in vostra ciutad solo per mi potermi togliere grossa soddisfazione per una cosa sucesa oltre 20 anni fa...

Mio nome Helena è, sono di un grande paese freddo, venuta in vostra ciutad solo per mi potermi togliere grossa soddisfazione per una cosa sucesa oltre 20 anni fa. Pensavo di mi vendicare di un ragazo che nel 1985 ­ io avevo 15 anni e lui 22 ­ è venuto in mio paese con pochi dollari e una machina piena di jeans, di calze e di sigarette, e un paio di anelli di oro; lui pensava di avermi comprato con quei doni, ma io veramente mi inamoro di lui, e anche lui diceva di me, ed io lo sentivo che era vero. Per quasi una mesata siamo stati felici, poi lui partito e non mai risposto a mie decinaia di lettere, siccome lui diceva di essere ricco studente mentre io povera ma povera, figlia di operai poveri. Ora che sono molto ricca, avendo sposato, e poi divorziato un ricco faccendiere di mio paese, sono venuta per trovare il mio vero amore,con la speranza di poterlo comprare come lui fece con me, che sicuramente lui pensava che con tanto di muro io non mai più venuta in suo ricco paese. Ho 38 anni, mentre lui ne tiene 45; sono andata a vivere nel migliore albergo della città che in confronto a quelli che frequento nelle più grandi posti belli del mondo è un alberghetto: a parte ciò vado in una via della Parrera dove so lui abita e lo spio e lo seguo mentre va in un locale che si chiama bar dipognetta, solo per il gusto di giocare con il topo e il gato, e scopro che non era vero che era studente di architetto; ora fa il manovale di muratura, è single e pensa solo a giocare alle slots dei bar e a bere birra: una delusione per me che avevo sognato di rivederlo come una volta, bello, spavaldo brillante, ricco: ma ritrovo una larva umana. Pensavo di andare a farmi riconoscere e casomai far rinascere quel bel sentimento che per un mese mi ha reso la donna bambina più felice del mondo; poi ho anche pensato di andare a umiliarlo offrendogli della birra e dei pantaloni, cioè fare con lui quello che lui aveva fatto a me comprandomi per miseria. Io devo confessare che prima di amarlo mi vendetti a lui per sfamare mia famiglia, ma ora dopo averlo visto così ho preferito una sera sedermi al bar in un tavolo vicino e guardarlo con tutta la tenerezza ed il trasporto che una ragazza di 15 anni si porta appresso per 23 anni per poi scoprire che ha sperato per niente. Ci siamo incrociati gli occhi diverse volte ma lui non mi ha riconosciuta, nonostante mi accorsi che sia i suoi amici di alcool e pure lui mi guardavano con interesse e molti dissero lui compreso riferito a me ed alla mia amica, che eravamo duas macionas. Ora io non so se lui leggerà mai questo giornale, ma forse qualche persona che lo conosce può dire lui questa storia che poteva essere una favola, ma queste cose succedono solo nei film di America. Sono arrivata qui con speranza di ritrovare un amore che per tanti anni mi ha fatto vivere felice, invece ritorno alla mia bella apparente vita molto delusa da quel mese di vero amore e speranza che un giorno forse ci saremmo riuniti mi ha fatto vivere per oltre 20 anni dei giorni di felicità, ora tutto è finito, morto, anche quella piccola speranza di trovare quel ragazzo che mi ha cambiato la vita. Ciao da Helena, complimenti per vostra bella città, ed anche per i vigili e le vigilesse tutti beli e operosi, come anche quelli della rogna e i consiglieri comunale, beati voi.

Cara Helena, amica forse Russa, Rumena, Polacca o di un qualunque paese dell’ex blocco sovietico, la tua lettera, ti confesso, mi ha molto commosso, anche perché poteva davvero essere una bella favola, che anch’io ho vissuto da ragazzo, naturalmente prima di conoscere il mio bellissimo primo amore. Anche io avevo conosciuto una bella ragazza di18 anni, ed insieme abbiamo trascorso delle giornate splendide, ma entrambi sapevamo che probabilmente tutto sarebbe finito con la mia partenza. Ora tu hai mantenuto per anni questo sentimento, e hai avuto l’occasione di rivederlo; parlandogli e facendogli ricordare quei bei momenti forse saresti riuscita a salvarlo dallo squallore in cui è caduto. Hai preferito diversamente, lasciandolo al suo destino, senza ricercare il perchè e come uno splendido ragazzo che tu hai amato, idealizzato e somatizzato per tanti anni si sia lasciato andare; secondo me avete perso entrambi una buona occasione per ricominciare una nuova vita. Ma questa volta la colpa è tua in quanto lui non sapeva che tu eri qui per lui; l’unico consiglio che posso darti è quello di incontrarlo, parlargli e scoprire cosa gli manca per condurre una vita normale. Forse ha avuto una delusione sentimentale, forse pensa anche lui ancora a te; oggi tu sei più forte di lui perché sei una donna sicura di sè e forte anche della situazione economica che a quanto pare si è invertita: prima eravamo noi i ricchi, oggi invece, colpa di vari fattori, non ultima la cattiva gestione dei politici che negli ultimi anni hanno impoverito la nostra Nazione. Vai Helena e ricordati che il tornare al tuo paese con il dubbio che forse la favola si poteva avverare non ti farà vivere bene. Come giustamente tu dici, a volte vale più un breve periodo di felicità che una vita vissuta nel lusso ma vuota e noiosa. Ciao Helena, a entrambi auguro che troviate quello che vi dia lo stimolo giusto e la consapevolezza che questa vita merita di essere vissuta e che la felicità si ottiene partendo dalle cose più semplici, le basi per tenere in piedi la famiglia, l’amore, l’amicizia. Qualche rinuncia non guasterà, magari ad esempio l’orgoglio che talvolta è necessario metter da parte. Confidati con qualche persona di fiducia e cercalo nuovamente: scommetto che la vostra vita cambierà perché un grande amore non si scorda mai. Auguri da Giuseppe.

Giuseppe Angioi, 9 Gennaio 2015