Giannino torna in politica e cerca l’alleanza con Renzi: “Sarebbe interessante”

La tempesta del curriculum “tarocco” che si è abbattuta su Oscar Giannino alla vigilia dell’elezioni politiche ha lasciato il segno, ma ora il giornalista torinese è pronto a tornare in campo. Il fondatore di Fare per Fermare il Delicno ha tenuto un incontro a Roma in vista dei congressi regionali del suo partito, fissati per il 4 e 5 maggio, nel quale ha espresso la convinzione che “il cammino politico di Fare debba rimanere quello di dare rappresentanza politica a quel 15% di elettori che non si riconoscono in questo sistema tripolare”. Quel 15% di elettori “c’è – insiste Giannino – il quadro uscito dalle elezioni ci spinge a dover dialogare con pezzi di queste forze politiche che sono rimaste deluse”. La realtà, però, è che il suo movimento all’ultimo tornata ha racconto meno dell’1% dei consensi (0,91%). Ecco perché, magari, per ottenere qualche voto in più sarebbe meglio affidarsi a qualche alleanza.

E in tal senso, Giannino apre a Matteo Renzi: “Di sicuro l’ipotesi di un’ alleanza elettorale di Fare con un Partito democratico guidato” dal sindaco di Firenze “è molto interessante”, ha detto, “in campagna elettorale abbiamo detto che era stato un errore quello del Pd di fare primarie chiuse. Se ci fosse stato Renzi candidato, non ci sarebbero stati né Monti né Berlusconi. Il problema è che nello scorso ottobre la scelta di Renzi candidato premier sarebbe nata dagli italiani. Ora nascerebbe da un processo interno al partito”. Giannino ha parlato anche della vicenda delle sue lauree vantate e mai conseguite; e ha ammesso: “quello che è successo è stato dovuto a un mio complesso di inferiorità. Io pago per questo. I militanti però quando mi incontrano si ricordano molto di quello che ho fatto. Quello che mi è capitato mi impedirà di prendere incarichi politici. Sono un semplice aderente e continuerò a dare una mano”.

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4 Maggio 2013