Finalmente le contromisure al vezzo di pagare in ritardo le fatture

Le norme sulla tempistica per pagare le fatture sono valide sia per le pubbliche amministrazioni che per i privati ritardatari cronici. “Chi si ritrovasse in tale situazione – precisa il il Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Luca Murgianu – potrà far segnalazione nella giusta e corretta modalità (non delatoria) sul sito http://www.confartigianato.it “

Un vero e proprio ultimatum contro coloro che nell’isola non pagano o lo fanno in tempi quasi biblici, che vanno dai 150 sino ai 300 giorni e oltre nel settore della sanità. La vera novità in materia arriva dal Ministero economico che, nella circolare relativa ai ritardati pagamenti delle Pubbliche amministrazioni chiarisce che la nuova disciplina (30 giorni di regola, 60 al massimo solo per Asl e ospedali) si applica a tutti i settori produttivi inclusi i lavori pubblici. Un chiarimento indispensabile anche per il settore edilizio che, a livello nazionale, ha registrato il massimo aumento dei tempi di pagamento. Il ritardo dei pagamenti è uno dei problemi più gravi da cui deriva la mancanza di liquidità per gli imprenditori che spesso porta al fallimento di molte aziende. Una recente analisi di Confartigianato, a livello nazionale, rileva che la Pubblica Amministrazione è sempre più lenta a pagare le imprese fornitrici di beni e servizi: nel 2012 il tempo medio è salito a 193 giorni.
 
“L’Osservatorio consente di monitorarne l’applicazione -continua il Presidente Murgianu- e periodicamente renderemo pubblici i casi dei ‘cattivi pagatori’, siano essi Enti pubblici o soggetti privati”. La Direttiva UE 2011/7 si esprime anche sugli interessi di mora: passati i 30 o 60 giorni, scattano automaticamente gli interessi di mora su base giornaliera ad un tasso pari al tasso di interesse applicato alla Banca Centrale Europea (0,75% fino al 30 giugno), in vigore all’inizio del semestre di riferimento, maggiorato dell’8%, senza che sia necessaria la costituzione in mora.

1 Febbraio 2013