Equitalia chiede un centesimo al Comune di Orune

Assurda vicenda che vede protagonista l'agenzia di riscossione e il comune sardo, al quale è stata fatta l'incredibile richiesta.

Leggendo la comunicazione di Equitalia, Michele Deserra, sindaco di Orune, per un istante avrà pensato a qualche errore di calcolo. Invece no, nessun errore. Peraltro l’importo era riportato sia nella lettera che nel prospetto di pagamento; un centesimo, a «restituzione delle somme anticipate ai sensi dell’art. 26, comma 1 del D.Lgs. 112/99».

Michele Deserra, sindaco di Orune, è rimasto allibito leggendo la comunicazione di Equitalia. Un centesimo: questa la cifra richiesta al comune dalla società di riscossione a «restituzione delle somme anticipate ai sensi dell’art. 26, comma 1 del D.Lgs. 112/99».

Deserra ha cercato immediatamente di contattare l’agenzia, ma senza successo. «Provvederemo subito al rimborso, anche perché il centesimo ci è stato chiesto con cortese sollecitudine – ha dichiarato con sottile ironia a La Nuova Sardegna – e non vorrei che il Comune di Orune acquisisca fama di cattivo pagatore e di ente moroso. Quello che mi lascia stupefatto sono due cose. La prima – ha detto – è che non solo si deve provvedere a saldare il debito celermente, con relativo ordinativo di pagamento; cosa che da sola ha un costo di gran lunga superiore al centesimo. Ma dovremo comunicare per iscritto a Equitalia l’avvenuto adempimento».

«Ho il massimo rispetto per i servizi di riscossione – ha proseguito – ammiro la precisione e la puntualità, e per quanto posso, mi adopero affinché anche il Comune lo sia nei confronti dei cittadini e delle istituzioni. Sono però una persona pratica e vorrei capire perché Equitalia non ha trattenuto il centesimo dalle entrate che riscuote a nostro titolo e che provvede a versarci».

21 Novembre 2014