Due anni fa uccise la moglie a calci e pugni, ora percepisce la sua pensione

Massimo Parlanti, reo confesso, è stato condannato con rito abbreviato a 18 anni di carcere per aver assassinato la ex moglie Beatrice Ballerini. Riceve il 60% dell’assegno mensile della donna, mentre ai figli va il 40%.

Beatrice Ballerini aveva 42 anni quando è stata uccisa, nel dicembre del 2012 a Montecatini Terme, dal suo ex marito e padre dei suoi due figli. L’omicida, Massimo Parlanti, ha confessato il delitto dopo qualche giorno di silenzio. “L’ho uccisa io, ma non volevo”, aveva detto in lacrime al pm durante l’interrogatorio. Parlanti è stato poi condannato con rito abbreviato a 18 anni di carcere. E oggi percepisce la pensione della donna che ha ucciso. A denunciare il fatto, anche attraverso una petizione su Change.org, è il fratello della vittima. Lorenzo Ballerini ha ricostruito il delitto di sua sorella Beatrice: la donna fu aggredita in casa a calci e pugni e fu strangolata. Poi Parlanti simulò un furto e andò a prendere i due figli a scuola, passando con loro la serata a giocare. Il fratello di Beatrice Ballerini ha affermato che l’omicida reo confesso probabilmente sconterà anche meno di 10 anni di carcere e che ha fatto ricorso perché vuole uscire prima.

La petizione lanciata dal fratello di Beatrice per cambiare la legge. L’uomo, che accudisce i bambini di sua sorella, ha detto che i figli prendono il 40% della pensione che gli spetta mentre il padre-omicida prende il restante 60% e ne avrà diritto a vita: “Questo accade perché non c’è un meccanismo automatico che prevede la dichiarazione di indegnità a succedere per l’assassino del coniuge, e così oltre la pensione, agli assassini spetta anche le eredità di chi ammazzano”, si legge nella petizione su Change.org indirizzata al premier Matteo Renzi. Ballerini parla dell’Italia come di un paese “che con il suo approccio grottesco è indulgente con i delinquenti ed esigente con le vittime, e con coloro che rimangono, che oltre a cavarsela da soli devono dimostrare di poter reggere una pressione che viene dalle stesse istituzioni che, invece di aiutare esigono e non riescono a rendere operativa la giustizia”. La petizione per fare giustizia a Beatrice Ballerini e ai suoi figli e cambiare la normativa vigente per ora ha già superato le 76mila adesioni.

Tratto da www.fanpage.it ©

Susanna Picone, 2 Luglio 2014