Digitale terrestre, parla l’esperto: “nessun allarmismo”

Almeno per ora nessuno dovrà acquistare un nuovo tv o decoder per poter continuare a vedere la tv. Abbiamo contattato Giovanni Idili, titolare dell'azienda algherese Idea Technology

Almeno per ora nessuno dovrà acquistare un nuovo tv o decoder per poter continuare a vedere la tv. Lo spiega Giovanni Idili, titolare dell’azienda algherese Idea Technology. “Quello che sta succedendo da ieri è soltanto una primissima fase di adeguamento al nuovo standard di trasmissione che comporta solo ed esclusivamente lo spegnimento delle frequenze che fanno capo ai canali UHF dal 50 al 53. All’utente finale nessuna complicazione se non la risintonizzazione automatica dei canali. Una volta Avviata la procedura di risintonizzazione automatica dei vostri televisori o decoder , i canali attualmente spariti , riprenderanno a vedersi”.

“Problema diverso invece per i canali RAI , infatti da ieri sono molto disturbati , una coincidenza dovuta sicuramente ai lavori di manutenzione sui ripetitori di Alghero (monte Palmavera). Nulla a che vedere con le modifiche del nuovo standard digitale terrestre T2. Certo è che la quasi totalità dei tv acquistati prima di gennaio 2017 non saranno adeguati alla ricezione del nuovo digitale terrestre che verrà messo in funzione solo a fine 2021. Queste tempistiche danno una boccata d’ossigeno dal punto di vista economico : per altri due anni , infatti, , si potranno ancora utilizzare le nostre tv e i  decoder che attualmente abbiamo in casa. Nel frattempo è stata già fatta una segnalazione a Raiway per ripristinare il segnale dei canali RAI”.

18 Gennaio 2020