Continuano a 360 gradi le indagini sulla morte di Giovanni Casula

Al momento debbono essere effettuate ulteriori indagini sul luogo della feroce aggressione: sono stati messi i sigilli al portoncino d'ingresso su cui restano evidenti numerosi colpi che potrebbero essere stati sentiti dai vicini.

Le indagini sulla morte di Giovanni Casula, allevatore 69enne di Paulilatino, trovato cadavere in una pozza di sangue sulla soglia della propria abitazione, sono seguite oggi a 360 gradi. I Carabinieri del Comando provinciale di Oristano e della Compagnia di Ghilarza hanno proseguito gli interrogatori di possibili testimoni, di quanti avessero rapporti con la vittima, le quotidiane freqentazione con gli avventori al bar del paese, i vicini di casa , i parenti. L’autopsia odierna, effettuata presso la Clinica universitaria di Monserrato e durata cinque ore, ha evidenziato la certezza che l’allevatore Giovanni Casula è stato ucciso con svariati colpi in testa e sul viso inferti con inaudita violenza probabilmente con un bastone o addirittura con tubo di ferro,

Nulla è dato sapere sia sull’ora dell’aggressione che sull’ora del decesso. Si presuppone che la morte possa essere avvenuta nella notte fra giovedì e venerdì e poiché debbono essere effettuate ulteriori indagini sul luogo della feroce aggressione sono stati messi i sigilli al portoncino d’ingresso su cui restano evidenti numerosi colpi che potrebbero essere stati sentiti dai vicini. Al momento le indagini privilegiano il delitto d’impeto a seguito di un alterco, escludendo al momento l’ipotesi di tentata rapina o dell’omicidio premeditato. Per gli inquirenti restano ancora da approfondire numerosi interrogativi al momento ancora senza risposte.

 

1 Novembre 2014