Confartigianato Sardo: la criticità dell’sola, fanalino di coda

Comunque si rivolga lo sguardo, al passato o al futuro, la situazione economica della nostra isola evidenzia in toto la gravità dello situazione del momento. A metterla in risalto è la Confartigianato regionale con la richiesta all’esecutivo della RAS di un confronto urgente per la programmazione della spesa sulle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea. Per avere un quadro programmatorio accettabile si rende quindi necessario partire dalla realtà del presente. Attualmente la Sardegna si ritrova relegata in coda alla classifica socio economica europea: fanalino di coda per disoccupazione, per la scarsa scolarizzazione, per la carente capacità di innovazione , per la carenza di infrastrutture.

Lo sintetizzano i due esponenti del vertice Cna , Bruno Marras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale: la Sardegna si colloca nell’ultimo quarto della graduatoria, preceduta dal 75 % delle regioni facenti parte del Continente europeo. Per i due esponenti del Cna è indispensabile analizzare come siano stati spesi i fondi comunitari della programmazione 2007- 2013, vedere quali progetti siano stati avviati e quanti posti di lavoro si sia riusciti a creare con le risorse messe a disposizione . La gravità della situazione non è rappresentata  dai posti di lavoro creati, ma da quelli persi: ben 24.000 nell’arco degli anni 2008. 2009.
 
L’indagine dell’associazione artigiana evidenzia inoltre che la Sardegna si colloca sotto le regioni del Centro-Nord italiano e in linea con le regioni del Merzzogiorno in difficoltà riguardo alla crescita economica; relativamente ai bassissimi livelli di produttività in Italia, la Sardegna precede solo Puglia, Sicilia e Calabria. Secondo l’associazione del Confartigianato sardo, per il quadro comunitario di sostegno 2014-2020 sarà indispensabile studiare forme di intervento pubblico che garantiscano la maggiore efficacia possibile della spesa ancora da assegnarsi, senza prescindere dai mutamenti dettati dalla struttura produttiva della regione.

23 Febbraio 2013