“Chiusura frontiere e decreto insicurezza: Alghero e la Sardegna dicono no”

Il 30 Novembre, ResPublica e l’associazione Ya Basta Bologna presentano ad Alghero, al Distretto della Creatività, il progetto Mediterranea - Seving Humans.

Il 30 Novembre, ResPublica e l’associazione Ya Basta Bologna presentano ad Alghero, al Distretto della Creatività, il progetto Mediterranea – Seving Humans. “Mediterranea – spiegano gli ideatori del progetto – è una piattaforma di realtà della società civile arrivata nel Mediterraneo centrale dopo che le ONG, criminalizzate dalla retorica politica senza che mai nessuna inchiesta abbia portato a una sentenza di condanna, sono in gran parte state costrette ad abbandonarlo. “Quella di Mediterranea è un’azione di disobbedienza morale ma di obbedienza civile. Disobbedisce al discorso pubblico nazionalista e xenofobo e al divieto, di fatto, di testimoniare quello che succede nel Mediterraneo; obbedisce, invece, alle norme costituzionali e internazionali, da quelle del mare al diritto dei diritti umani, comprese l’obbligatorietà del salvataggio di chi si trova in condizioni di pericolo e la sua conduzione in un porto sicuro se si dovessero verificare le condizioni. A partire da un nucleo promotore di cui fanno parte associazioni come l’ARCI e Ya Basta Bologna, ONG come Sea-Watch, il magazine on line I Diavoli, imprese sociali come Moltivolti di Palermo, vogliamo costruire, dal centro del Mediterraneo, un nuovo spazio possibile: aperto, solidale e fondato sul rispetto della vita umana”.

“L’obiettivo principale è essere dove bisogna essere, testimoniare e denunciare ciò che accade e, se necessario, soccorrere chiunque rischi di morire nel Mediterraneo Centrale, come impongono tutte le norme vigenti. Mediterranea lavora anche a terra, attraverso la costruzione di una rete territoriale di supporto. Una vera “piattaforma” di connessione sociale tra realtà esistenti e singoli che vogliono partecipare a questa impresa. I recenti sviluppi politici, preoccupano. Il Governo, negando al Paese un dibattito aperto e democratico, agisce a colpi di fiducia e decretazione d’urgenza su un tema, quello dei diritti umani, che avrebbe necessitato di un ampio dibattito. L’impostazione autoritaria e repressiva delle forze politiche al Governo impongono una concreta presa di coscienza e partecipazione per dire basta a queste politiche e rilanciare un serio dibattito sul tema dell’immigrazione e del diritto di asilo in Italia e in Europa” – concludono dall’associazione.

15 Novembre 2018