Bruno e Udc, ancora troppe incognite. Con PD dialogo interrotto

Ieri il capogruppo centrista Loi ha garantito il numero legale. Bamonti declina l'invito di tornare in Giunta

Sembra più tortuoso del previsto il percorso che dovrebbe portare al ritorno in maggioranza dell’Udc. L’accordo sembrava dietro l’angolo, invece pare che il dialogo si sia quantomeno arenato. Nulla è compromesso, certo, ma sono sorte difficoltà di non poco conto. Innanzitutto, chi entrerà in Giunta? Si faceva insistentemente il nome di Antonello Usai anche per l’incarico di vicesindaco, rifiutato precedentemente da Enrico Daga (PD). Difficile anche un rientro di Nina Ansini e Alberto Bamonti. Quest’ultimo ha pubblicamente annunciato la sua intenzione di declinare l’offerta fatta dal suo stesso partito. “Ringrazio il partito per la fiducia accordata, ma ritengo, alla luce degli impegni lavorativi, la scuola in primis, in quanto sto portando anche una quinta agli esami, nonché la mia attività privata con l’arrivo della stagione, di dover dedicare il mio residuo tempo libero alla famiglia e alla mia piccola nuova arrivata”. Situazione complicata, dunque, anche perchè sembra esserci una spaccatura anche all’interno dello stesso gruppo consiliare. Ieri Alessandro Loi (in foto con Mario Bruno) ha garantito il numero legale. Donatella Marino e Monica Pulina, invece, non erano presenti. La prima ha poi raggiunto l’aula di via Columbano a Consiglio già iniziato, la seconda invece non vedrebbe di buon occhio un ritorno dell’Udc in maggioranza. Il PD sta alla finestra ma il dialogo con il primo cittadino sembra compromesso se non addirittura naufragato. L’offerta fatta a Enrico Daga non è andata giù al diretto interessato, tanto meno al partito con il capogruppo Pirisi che l’ha definita “indecente e irricevibile”. Sono comunque attesi sviluppi nei prossimi giorni anche perchè Mario Bruno è atteso dalla prova-bilancio. Serve una maggioranza, larga possibilmente, ma ora non se ne vede neanche l’ombra.

22 Aprile 2016