«Bando ex Caserma, luce sinistra sulla procedura»

L'opinione di Monica Pulina, consigliera comunale

Il cartello affisso da Respublica sulla parete esterna dell’Ex Caserma dei Carabinieri, che annuncia che la struttura è “chiusa per bando” dal 3 maggio al 13 giugno getta una luce sinistra sulla procedura. Parrebbe di capire che il 14 giugno Respublica riprenda le attività all’interno dell’edificio. Ma non vogliamo pensare che l’Amministrazione Bruno abbia già deciso a chi dovranno essere affidati i locali. Questo bando anche ad una lettura superficiale appare pesantemente condizionato da incongruenze e deficit strutturali e contenutistici. In primo luogo per il canone concessorio irrisorio: 22mila euro per un immobile di quelle dimensioni e quella prestigiosa ubicazione non hanno necessità di commenti. E per di più questo canone potrebbe anche essere sostituito da interventi di manuntenzione, anche marginali, e attività di “inclusione sociale”. Ma siamo anche preoccupati per la totale assenza di una verifica statica e per le necessarie prove di carico: si sta mettendo a rischio l’incolumità delle persone che utilizzeranno l’immobile. Così come desta sconcerto l’assenza nel bando della clausola di esclusione delle associazioni che hanno abusivamente occupato immobili comunali, che tutte le amministrazioni inseriscono per fini di equità sociale anche nelle ipotesi di non obbligatorietà. Ora approfondiremo ulteriormente i contenuti di questo bando singolare, ma se il buon giorno si vede dal mattino crediamo che emergeranno altri aspetti che per utilizzare un abusato eufemismo possiamo definire “bizzarri”.

Monica Pulina, 13 Maggio 2016