Azione Alghero lascia EPI ma resta nel Centrodestra

In una nota le precisazioni del presidente Marco Di Gangi

“Azione Alghero continua il suo percorso autonomamente lasciandosi alle spalle Energie per l’Italia. Nonostante il grande entusiasmo riposto fin dall’inizio nel progetto di Stefano Parisi che metteva al centro la rigenerazione della politica e la costruzione di un centro destra rinnovato, d’ispirazione popolare e liberale, la spinta ideale non è  bastata a sorreggere le ambizioni elettorali e i risultati nelle ultime elezioni regionali  ne hanno fornito l’inequivocabile certificazione, senza, peraltro, che la classe dirigente ne prendesse minimamente atto”. Lo precisa, in una nota, il presidente del movimento politico, Marco Di Gangi.

“Il leale apporto dato da Azione Alghero a Energie per l’Italia e al centro destra sardista autonomista e il contributo all’elezione del presidente Chistian Solinas costituiscono in ogni caso  un dato di fatto incontestabile. Azione Alghero, movimento civico che ha animato negli ultimi anni con l’attivismo dei propri componenti il dibattito politico cittadino, sempre in prima linea in tutte le  battaglie sostenute per fronteggiare le emergenze cittadine, dalla sanità al ridimensionamento dell’aeroporto di Alghero,  ha deciso unanimemente di sciogliere il suo patto di federazione con Energie per l’Italia e di continuare a lavorare con immutato impegno e determinazione per ridare ad Alghero e al nord ovest della Sardegna il ruolo che gli compete”.

“Azione Alghero parteciperà all’interno della coalizione di centro destra, sardista, autonomista e civica alle prossime elezioni comunali mediante propri candidati, collaborando con altri gruppi politici con i quali si stanno definendo accordi per la composizione delle liste. Azione Alghero continua la sua strada di impegno, di vigilanza  e di tutela degli interessi locali per dare ad Alghero e agli algheresi una seria e concreta alternativa  alla deludente e evanescente esperienza amministrativa della maggioranza guidata da Mario Bruno” conclude Di Gangi.

6 Aprile 2019