Altri 6 mesi d’indagini per il caso dell’orologiaio ucciso

Il giudice per le udienza preliminari ha accolto la richiesta degli avvocati della famiglia della vittima. Sulla morte di Piergianni Clemente si riprende ad indagare

Che ci fosse ancora da indagare lo avevano asserito i familiari di Piegianni Clemente, l’orologiaio 78enne assassinato a Sassari il 29 settembre del 2012 nel suo appartamento di viale Umberto. Già il mese scorso i legali della famiglia avevano presentato al giudice per le udienze preliminari, Giuseppe Grotteria la richiesta di opposizione all’ipotesi di archiviazione del caso. Secondo gli avvocati Chicco Manca, Franca Lendaro e Anna Ganadu l’omicidio presenta ancora delle possibilità di approfondimento, indirizzando gli investigatori verso alcuni elementi della vicenda che non possono essere ignorati. Il cadavere dell’orologiaio era stato trovato riverso a terra con una ferita alla fronte che l’autopsia del medico legale Francesco Lubino aveva ritenuto conferita da un corpo appuntito, forse un grosso cacciavite che aveva sfondato la scatola cranica fino ad arrivare al cervello. Il Gup ha ritenuto quindi di concedere altri sei mesi per le indagini facendo ripartire le indagini.

redazione, 8 Novembre 2014