Alluvione, 5 milioni di euro raccolti dalla Croce Rossa non ancora assegnati

Fa notizia la pubblicazione del Bando per la destinazione delle somme da assegnare. Ecco i criteri adottati per l'attribuzione delle donazioni alle famiglie colpite dall'alluvione.

Dopo un anno, nulla è cambiato: i soldi raccolti dalla Croce rossa, circa cinque milioni di euro, non sono ancora stati destinati. Fa notizia la pubblicazione del Bando per l’assegnazione di quelle risorse. A distanza di un anno finalmente si è raggiunto l’accordo fra Croce Rossa, Protezione Civile e Regione Sardegna: Alla Regione il compito di predisporre la griglia per la compilazione delle domande. Alla Croce Rossa l’onere di stabilire i criteri per l’attribuzione delle donazioni degli italiani attraverso l’attivazione del numero 45500: due euro alla CRI attraverso un sms da tutti i gestori di rete mobile con cui la straordinaria generosità degli Italiani in meno di 20 giorni ha cumulato la sostanziosa cifre di quasi 5 milioni di euro.

Ecco i criteri adottati per l’attribuzione delle donazioni alle famiglie colpite dall’alluvione: i familiari o conviventi delle vittime dell’alluvione purché residenti in Sardegna; le famiglie la cui abitazione principale sia stata colpita dall’alluvione e soggetta a sgombero; i beni mobili registrati ad uso privato danneggiati dall’alluvione, per esempio le auto. Alla chiusura del bando, 31 dicembre 2014, la Protezione Civile della Sardegna si occuperà della gestione informatica delle domande pervenute e della compilazione dell’elenco degli aventi diritto, nonché dei rapporti con i Comuni. Una doverosa precisazione sul fatto che non siano stati coinvolti i Comitati regionali e quelli provinciali. L’assegnazione delle donazione avverrà col nuovo anno, si spera in tempi brevissimi, burocrazia sempre permettendo.

Altrettanto meritoria l’iniziativa della Fasi, che raggruppa in Federazione 70 Associazioni Sarde in Italia: 493.000,00 euro, questi i fondi raccolti con l’apertura di un conto corrente dedicato in cui raccogliere fondi per l’emergenza causata in diverse località della Sardegna dai disastri procurati dal Ciclone “Cleopatra”. Una cifra importante anche grazie ai circoli degli emigrati sardi nell’Italia continentale ed anche quelli attivi in Europa (Belgio, Francia, Germania, Olanda, Svizzera, Spagna) e nelle altre parti del mondo (Argentina, Australia, Canada, Brasile), con iniziative di sensibilizzazione affidate a centinaia di volontari che hanno stimolato persone, aziende, associazioni a fare offerte di aiuto. Scuole, Comuni o altri soggetti danneggiati dal disastro ambientale sono stati i destinatari degli aiuti degli emigrati sardi.

A questi fondi – precisa una nota della FASI – sono da aggiungere le risorse in denaro e in beni materiali che sono state consegnate direttamente da vari singoli circoli attraverso contatti diretti con soggetti colpiti dall’alluvione. Dato l’impegno dispiegato e i risultati raggiunti, che si segnalano per quantità dei fondi e per qualità degli interventi effettuati, alla FASI, alle altre Federazioni estere degli emigrati e ai singoli circoli prodigatisi piacerebbe che l’opinione pubblica in Sardegna venisse informata su questi dati quantitativi e qualitativi della solidarietà immediata e concreta realizzata dagli emigrati. La FASI ha elaborato un piano coordinato di aiuti – già in massima parte concluso – evitando dispersioni e frammentazioni, effettuando interventi mirati, con controllo rigoroso dell’arrivo dei fondi ai destinatari.

18 Novembre 2014