Alghero, Azione contro riforma Enti Locali

L’incontro pubblico organizzato dall’Associazione “Azione Alghero” ha voluto rompere il ghiaccio e affrontare per la prima volta pubblicamente ad Alghero la attuale e controversa questione della riforma degli Enti Locali.

«L’incontro pubblico organizzato dall’Associazione “Azione Alghero” ha avuto il merito di rompere il ghiaccio e affrontare per la prima volta pubblicamente ad Alghero la attuale e controversa questione della riforma degli Enti Locali, in una fase particolarmente delicata del percorso legislativo che vede impegnato il Consiglio Regionale della Sardegna ad esaminare il Disegno di legge regionale 176 proposto dalla Giunta Pigliaru». È Marco Di Gangi, ex assessore provinciale e presidente dell’associazione “Azione Alghero ” a commentare il partecipato dibattito di sabato mattina presso la sala conferenze dell’hotel Carlos V.

Il Sindaco di Castelsardo Franco Cuccureddu, uno dei sindaci che, da subito e in prima fila, ha contrastato il disegno della Giunta cagliaritana che prevede l’istituzione di un’unica città metropolitana, quella di Cagliari, lasciando al resto del territorio sardo e del sassarese in particolare un ruolo marginale in un chiaro e esaustivo intervento ha illustrato le ragioni giuridiche, economiche e storiche, oltre che politiche che impongono al legislatore sardo l’istituzione di due aree metropolitane: una per il centro-nord e una per il centro-sud della Sardegna.

Secondo il consigliere regionale del territorio Marco Tedde, in barricata da subito contro il sistema prefigurato dalla proposta della Giunta di riforma del sistema degli enti locali “Il disegno di legge “Erriu” non è emendabile ed è basato su una chiara scelta politica di accentrare risorse e strumenti per la crescita nel capo di sotto. E questo accade in un momento in cui il nord Sardegna soffre di una desertificazione istituzionale ed economica avanzata causata da scelte sbagliate di Roma e della Regione. «Abbiamo perso l’Autorità portuale e alcuni Tribunali» – evidenzia il consigliere regionale – rischiamo di perdere la Corte d’Appello col Tribunale dei minori e quello di sorveglianza, assieme alla Camera di Commercio e a importanti dipartimenti dell’Università e il grande progetto di riconversione industriale della chimica verde – accusa Tedde – s’è arenato sulle secche dell’incapacità di Pigliaru di mettere in campo anche solo scampoli di politica industriale. Prevedere una sola città metropolitana condurrebbe il nord Sardegna verso una disastrosa “Caporetto” istituzionale ed economica. Un vero e proprio disastro». «È da condannare – prosegue l’ex Sindaco di Alghero – la puerile minaccia di dimissioni da parte di Pigliaru ed Erriu per esercitare pressioni nei confronti dei consiglieri regionali recalcitranti e la posizione pilatesca assunta dai consiglieri regionali sassaresi».

Sono inoltre intervenuti, dando sostegno alle tesi esposte con sottolineature diverse ed evidenziando il momento drammatico dal punto di vista del disagio sociale ed economico che il territorio sta vivendo, il segretario generale della Cisl Sassari Gavino Carta, il vicesindaco di Porto Torres Sebastiano Sassu, i consiglieri comunali algheresi Emiliano Piras, Michele Pais e Maurizio Pirisi, il consigliere comunale di Ploaghe Pasquale Demurtas, Antonello Usai leader cittadino dell’UDC presente con l’ex assessore Nina Ansini e con i consiglieri comunali Monica Pulina e Donatella Marino. Pais, Pirisi, Piras e Antonello Usai hanno stigmatizzato, fra le le altre cose, l’assordante silenzio su questo tema strategico del Consiglio Comunale cittadino al quale viene impedito di discutere su scelte di Pigliaru che rischiano di condizionare negativamente anche il futuro della cittadina catalana per i prossimi trenta anni.

L’ultimo intervento è stato quello del Sindaco di Alghero Mario Bruno che, reduce dall’incontro svoltosi il giorno prima a Nuoro tra tutti i sindaci contrari alla riforma degli Enti Locali così come strutturata, ha evidenziato come sia necessario un attimo di riflessione rispetto alla riforma stessa, poiché verrebbe a creare differenti opportunità fra i Comuni, concorrendo all’impoverimento del nord Sardegna. Una valutazione critica, quella del sindaco di Alghero che ha concluso il suo intervento affermando che «bisogna avere il coraggio di rovesciare la piramide e invertire il processo ridando ai Comuni il ruolo centrale che gli dovrebbe competere, in ossequio al principio di sussidiarietà».

In conclusione il presidente di Azione Alghero Marco Di Gangi ha ribadito l’esigenza di concorrere alla mobilitazione già in atto, facendo sentire la più forte possibile anche la voce di Alghero nel combattere una guerra dal cui esito dipenderà la vita della collettività locale per i prossimi decenni.

30 Novembre 2015