“Alghero e il suo Sfigalbero. Diventerà famoso quanto Spelacchio?”
Secondo i Riformatori, l'abete non trasmette calore ma ricorda un flop: "Alghero merita ben altro decoro".
Il Natale ad Alghero si apre con una dura polemica sull’installazione dell’albero cittadino. I Riformatori Alghero non usano mezzi termini, paragonando la scelta dell’amministrazione a quello che fu il clamoroso flop romano di qualche anno fa. “Qualche anno fa – sindaca era Virginia Raggi dei 5 Stelle – Roma è diventata suo malgrado famosa in tutta Europa per “Spelacchio”, l’albero di Natale che fece il giro del mondo come simbolo di scelte discutibili e scarsa cura estetica. Oggi, ad Alghero, corriamo lo stesso rischio”, dichiarano i Riformatori, lanciando subito il loro giudizio sull’allestimento di quest’anno.
L’oggetto della critica è la struttura installata: “Il nuovo albero di Natale installato quest’anno in città è basso, piccolo, spoglio e ingabbiato. Una struttura che, più che richiamare lo spirito delle feste, ricorda un’opera provvisoria, improvvisata, incapace di trasmettere calore o atmosfera»”. E proprio per questo, i Riformatori propongono un nome che fa il paio con il celebre precedente capitolino: “Ed è per questo che vogliamo dargli un nome: Sfigalbero, per non essere da meno rispetto a Spelacchio, l’albero a 5 stelle della capitale. L’auspicio è che possa diventare famoso almeno quanto quello di Roma, se non altro avrebbe un senso”.
La polemica, tuttavia, viene inquadrata in un contesto più ampio di gestione amministrativa: “Sia chiaro: i problemi di Alghero sono ben altri. Le strade che cadono a pezzi, il decoro urbano trascurato, la pulizia insufficiente, i servizi che arrancano. Non è certo l’albero di Natale il centro del dibattito politico della città, ma è proprio per questo che stupisce. Con tutte le criticità che abbiamo, almeno il simbolo delle feste poteva essere realizzato con un minimo di cura e gusto”.
I Riformatori concludono l’intervento criticando l’eccessiva e malriuscita “creatività” dell’installazione: “A volte non servono installazioni complicate, strutture ingabbiate o idee forzatamente creative che non funzionano. Basta la semplicità, un abete ben addobbato… Quest’anno invece ci ritroviamo un albero nano e in gabbia, simbolo non del Natale, ma dell’approssimazione e della visione amministrativa del Campo Largo di Alghero”.


















