Sassari, emergenza OSS: oltre 50 lavoratori a rischio licenziamento
Lavoratori nel limbo della precarietà. Il consigliere regionale Aldo Salaris (Riformatori Sardi): " la Regione non può voltarsi dall'altra parte, deve intervenire subito"
«La scadenza dei contratti dei lavoratori impiegati nei cantieri occupazionali rischia di lasciare l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari senza oltre 50 operatori socio-sanitari, con conseguenze pesantissime sull’organizzazione dei reparti e sulla qualità dell’assistenza ai pazienti». È l’allarme lanciato dal consigliere regionale dei Riformatori Sardi, Aldo Salaris, che ha presentato un’interrogazione alla Presidente della Regione e all’Assessore della Sanità per chiedere interventi urgenti a tutela del servizio sanitario e dei lavoratori coinvolti.
«Questi cantieri occupazionali – spiega Salaris – erano stati annunciati come una misura temporanea e sperimentale, utile a tamponare le carenze di personale in attesa di nuove assunzioni. Oggi, invece, si rivelano l’ennesimo palliativo mal gestito, che lascia le strutture scoperte e i lavoratori nel limbo della precarietà».
Secondo quanto appreso, i contratti in essere non potranno essere prorogati, e l’eventuale reclutamento di nuovi operatori sarebbe rinviato al 2026, per esaurimento dei fondi. «È una prospettiva inaccettabile – prosegue il consigliere dei Riformatori – perché significa mettere a rischio l’erogazione dei servizi in interi reparti, dove gli OSS hanno garantito fino a oggi turni e coperture ben oltre l’orario ordinario. Senza di loro, i pazienti pagheranno il prezzo più alto».
Salaris chiede alla Giunta regionale di chiarire quali misure intenda adottare per evitare che la sanità sassarese si ritrovi in emergenza nel giro di pochi giorni. «Non si può continuare a governare il sistema sanitario con soluzioni tampone e promesse a breve termine – sottolinea –. Servono programmazione, stabilizzazioni e rispetto per chi lavora ogni giorno negli ospedali. Le risposte non possono arrivare a gennaio: devono arrivare adesso».
E conclude: «La Regione non può voltarsi dall’altra parte. La qualità dell’assistenza non si difende con gli slogan, ma garantendo la presenza del personale necessario a far funzionare i reparti. Chiediamo alla Giunta di assumersi le proprie responsabilità e intervenire subito per evitare il collasso dei servizi sanitari nella AOU di Sassari».

















