Festa di San Giovanni, Pais (Lega): “Doveroso chiarire sull’esclusione dei cavalieri”
Il consigliere comunale di opposizione chiarisce: "Massimo rispetto per le associazioni coinvolte"

«Desidero chiarire, con la massima serenità e nel rispetto di tutti, che nessuna critica è mai stata rivolta nei confronti della Pro Loco Riviera del Corallo, Omnium Cultural, Mattaresus de L’Alguer, centri commerciali naturali, ai volontari e tantomeno verso i tanti cittadini che, con spirito volontario e generoso, si sono spesi gratuitamente per l’organizzazione della festa di San Giovanni. A loro va il mio totale e più sincero ringraziamento». Così Michele Pais, consigliere comunale della Lega, precisa il senso della propria interrogazione presentata oggi in Consiglio, dopo la mancata partecipazione dei cavalieri alla tradizionale processione del 23 giugno.
«Il mio intervento – sottolinea Pais – non è mosso da alcuna polemica sterile, né da spirito critico verso le associazioni che meritano sempre gratitudine per il loro impegno, e in particolare della pro loco. Tutt’altro. Si tratta piuttosto della necessità di comprendere cosa non abbia funzionato nella gestione di un aspetto importante della festa, ovvero la sfilata dei cavalli, che rappresenta una componente identitaria, culturale e religiosa molto sentita dalla nostra comunità».
Pais evidenzia come «diversi cavalieri avessero già predisposto la partecipazione all’evento, sostenendo spese personali e rispettando gli adempimenti previsti, nella convinzione di contribuire a onorare una tradizione radicata». E aggiunge: «È evidente che situazioni come questa debbano spingerci tutti ad ascoltare ogni realtà coinvolta e a migliorarci. A maggior ragione quando si parla di eventi tanto significativi per la nostra città, che meritano una regia chiara e condivisa da parte dell’amministrazione comunale».
«Non cerco responsabilità, ma chiarezza – conclude Pais –. E se da questo episodio potrà nascere un confronto costruttivo, allora sarà servito anche a rafforzare il valore della nostra festa, del nostro senso di comunità e del rispetto per ogni singola realtà che la rende viva».