Mondonuovo: «Riflettere su Rally e turismo»

In una nota stampa, il movimento politico e culturale Mondonuovo fa il punto sulla situazione del rally e più in generale del turismo ad Alghero.

In una nota stampa, il movimento politico e culturale Mondonuovo fa il punto sulla situazione del rally e più in generale del turismo ad Alghero.

La recente, e ancora aperta, discussione divenuta polemica sul rally non può non far aprire una riflessione sul settore del turismo in Sardegna e nelle località storicamente capofila in tale comparto. Tale vicenda palesa quanto manchi in Sardegna, anzi in Italia, una seria politica turistica. E’ assurdo che la prima industria (vera attività potenzialmente eco-compatibile) non trovi un’adeguata guida politica. La precedente giunta regionale ci ha provato con Sardegna Promozione, organismo certamente da migliorare, ma certamente utile per dare impulso al settore primario dell’Isola. Cancellata l’agenzia regionale, oggi ci troviamo nuovamente in balia di questo o quell’assessore che non fa altro che tirare l’acqua al proprio mulino senza comprendere che il mulino deve essere la Sardegna e non il proprio piccolo orticello per interessi di bottega. Il rally deve vedere protagonisti Cagliari, Olbia e Alghero come brillantemente è stato fatto l’anno passato. La scelta di porre il parco assistenza nella Riviera del Corallo è degli organizzatori che altrimenti lascerebbero la Sardegna. Dunque basta, si lavori tutti insieme per mantenere anche per i prossimi anni il rally con un’attenta gestione anche dei fondi pubblici e la creazione di veri eventi collaterali e non appuntamenti da sagra di paese. Questo è un rally mondiale e anche gli eventi collaterali devono corrispondere all’importanza della manifestazione. Condividiamo le parole del senatore Roberto Cappelli quando evidenzia che tale eventi devono produrre economia e non campare solo grazie al sostentamento pubblico. Ma negli eventi, dagli spettacoli allo sport, è necessario definire un ciclo almeno triennale per vedere i primi frutti e anche le ricadute sul territorio. All’inizio è ovvio che sia necessario un sostegno pubblico, d’altra parte sarebbe opportuno che la classe politica, e le sue ramificazioni in consulenze e partecipate (ad Alghero vedi la Meta), abbia la capacità per individuare quei format vincenti e utili a creare sviluppo e lavoro. Risultano invece non condivisibili le parole del professore-assessore Morandi riguardo i bandi per gli eventi. La Regione non è certamente un bancomat ma il popolo vota i politici per prendere delle decisioni e non per rimbalzare le scelte all’elettorato stesso o ancora peggio a “tecnici”-professori per cui la politica è poco più di un hobby. Questo palesa sempre di più la necessità di una nuova classe dirigente. Ritornando al rally riteniamo valido lo sforzo messo in campo dal sindaco Mario Bruno, dal consigliere comunale Enrico Daga e dal collega regionale Marco Tedde per mantenere valido un vero evento che non può che portare benefici alla Sardegna, tutta

Redazione, 2 Marzo 2015