Valorizzazione beni paesaggistici e culturali: 5 mln e mezzo a 30 comuni

Ben trenta comuni, riuniti in otto reti, finanziati in tutto con € 5.514.563,11 di risorse premiali FAS (Fondo per Aree Sottoutilizzate) per il consolidamento di iniziative, già realizzate o in corso di ultimazione, nel campo della valorizzazione turistica del patrimonio culturale e paesaggistico, in particolare per la realizzazione di circuiti (e percorsi o itinerari) attrattivi e di filiera. È stata pubblicata dall’assessorato regionale del Turismo la graduatoria del bando ‘Progetti di Qualità’, rivolto ad aggregazioni di comuni, che al momento della richiesta avessero realizzato o avessero in corso di realizzazione progetti cofinanziati con il Por Fesr 2000-06 (Linea di azione 4.5.C) e 2007-13 (Linea di attività 4.2.4 C) o che fossero inseriti nei Progetti Integrati di sviluppo (definiti dalla delibera n. 36/8 del 2007).

“I 5 milioni e mezzo – puntualizza l’assessore Luigi Crisponi – derivano da risorse premiali riconosciute dallo Stato alla Sardegna per la sua virtuosità nell’attuazione dei programmi comunitari nell’ambito della valorizzazione turistica dei beni paesaggistici e culturali. In sostanza, si tratta di un riconoscimento all’azione della Giunta regionale: viene premiata la capacità nella spendita dei fondi FAS grazie a iniziative di valore e allo snellimento dell’iter burocratico per la spesa stessa”. Il contributo finanziario massimo per ciascun progetto è pari a 850mila euro. Il cofinanziamento dei beneficiari è del 20%.

Gli otto progetti beneficiari del finanziamento (tutti in continuità con interventi precedenti finanziati con linee POR – FESR 2000/06 e 2007/13) sono in ordine di graduatoria: ‘Paesaggi d’acqua e di storia’ con comune capofila Arborea e che comprende Marrubbiu, San Nicolò d’Arcidano Terralba e Uras (€ 508.286,28); ‘Le Stazioni sul Lago’, con comune capofila Isili, al quale partecipano Nuragus e Nurallao (850 mila €); ‘Dai Sentieri del Grano ai Percorsi del Trenino Verde’: Mandas capofila, comuni coinvolti Gergei, Gesico, Sadali e Siurgus Donigala (850 mila €); ‘Non solo bici’: Seulo capofila e coinvolge Escolca e Villanova Tulo (850 mila €); ‘Turismo, cultura e ambiente nel cuore della Valle dei Nuraghi’, Borutta capofila e coinvolge Bonorva e Torralba (€ 847.745,71); ‘Realizzazione di un itinerario Paleo Archeologico’, Orroli capofila e che comprende Genoni e Serri (€ 560.479,20); ‘Sardegna: Un viaggio tra gli angoli nascosti’, Gonnosfanadiga capofila e che coinvolge Arbus, Guspini e Villacidro (850 mila €). ‘Memorie della Costa dei Fenici’, Pula capofila e comprende Capoterra, Domus de Maria e Sarroch, ottavo in graduatoria e finanziato solo in parte con 198.051,92, ossia la quota parte restante dei fondi FAS.

In generale, si tratta di interventi materiali e immateriali (cioè di promozione) rivolti alla creazione di network turistico – culturali (per esempio ripristino di percorsi turistici già in uso, come quelli religiosi, archeo – culturali o quelli del trenino verde e supporto agli operatori del settore ricettivo e delle produzioni tipiche); al potenziamento di centri polifunzionali per l’offerta turistica, servizi per l’accoglienza dei visitatori attraverso il miglioramento della qualità e quantità dell’informazione e dell’assistenza (per esempio allestimento di info point con valenza intercomunale, internet point, realizzazione di una rete WiFi in grado di coprire tutti gli itinerari e di garantire un sistema di guida virtuale, cartellonistica multilingue e consultabile dai diversamente abili, ecc.); alla messa in rete del patrimonio ambientale (per esempio la gestione informatica degli itinerari e dei territori attraversati e l’allestimento di arredi e componenti HW e SW per la georeferenziazione sentieristica, realizzazione di mappe tematiche territoriali, road book); ad azioni di supporto ai segmenti del cicloturismo (servizi di rental – bike, officina per la manutenzione, parcheggi bike, ecc.), del diving, del trekking, del turismo sportivo (mountain bike e percorsi ippoturistici), turismo culturale (visitabilità di chiese, musei, siti archeologiche ecc.) e, infine, azioni dirette allo sviluppo dell’intersettorialità (con artigianato, commercio e agroalimentare).

“I ‘Progetti di Qualità’ – conclude Crisponi – hanno centrato l’obiettivo di integrare e ottimizzare iniziative strategiche che coinvolgono più comuni riuniti in reti e di contribuire a migliorare l’attrattività e la fruizione del patrimonio culturale e ambientale, in particolare dei piccoli centri, e a favorire l’attivazione di filiere legate alle specificità territoriali e paesaggistiche. Tutti le iniziative finanziate vanno nel senso dell’aggregazione, della qualità e dell’innovazione, sfruttando le opportunità che possono derivare da azioni di partenariato sul territorio”.

3 Dicembre 2012