Un saluto di buon lavoro a Padre Tonino trasferito a Padova

I trasferimenti e le nomine dei nuovi parroci annunciate da Monsignor Vescovo Mauro Maria Morfino non han tardato a dare adito a commenti, anche pungenti, sul trasferimento del cappellano del carcere di Alghero Padre Tonino. I commenti a riguardo lo ricordano come il sacerdote protagonista di una inaspettata comparsa sul palco, posizionato a pochi passi chiesa nella centralissima Piazza della Mercede nel mese di giugno durante la campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale: sul palco l’oratore di turno Beppe Grillo, con la sua voce alterata, le sue grida contro la classe politica che nulla ha fatto, a suo dire, per una forma di Governo condivisibile a livello nazionale, regionale e comunale. Toni alterati per presentare la sua candidata per il rinnovo del consiglio comunale e in contropartita una nuova politica con nuovi rappresentanti politici grazie al movimento Cinquestelle. E dal Gran Carro del firmamento ecclesiastico  ecco la improvvisa e fugace comparsa di Padre Tonino che tentava gentilmente di ottenere la necessaria moderazione dei decibel e dei toni perché potesse continuare a svolgersi la funzione serale della Santa Messa.

Il clima però non appariva idoneo ad abbassare i toni, anzi: gli oltre millecinquecento astanti col naso all’insù ad ascoltare le parole del Beppe nazionale in veste di oratore politico plaudivano le parole di Grillo pronto a contestare e ironizzare sulla pretesa del Sacerdote. Il tutto andava ricondotto a due sole possibilità: o il prete aveva posticipato l’orario della funzione oppure il comizio di Grillo era stato anticipato. Le precisazioni di Padre Tonino avevano suscitato un giudizio critico da parte della Curia con la valutazione di “un intervento fuori luogo” e per di più non autorizzato.

I media nazionali avevano riportato stralci del comizio e in particolare la contrapposizione fra i due, vissuta dagli ascoltatori come replica del simpatico scontro tra Peppone e Don Camillo dei tempi andati. Oggi come allora i commenti sui due protagonisti vanno a dividersi a favore dell’uno o dell’altro, con qualche esagerazione per Padre Tonino, tacciato di inopportuno protagonismo, in antitesi a quello vissuto da Grillo nei suoi spettacoli quotidiani.

30 Agosto 2012