Stop alla 4 corsie, Fratelli d’Italia punta il dito sui burocrati

Nota congiunta dei due circoli algheresi del partito di Giorgia Meloni

“Le infrastrutture sono un argomento troppo serio per essere lasciato in mano ai burocrati o a questo governo. È con una battuta che ci sentiamo di iniziare il doveroso commento alla questione 4 Corsie, perché la situazione è gravissima, ma non sembra affatto seria”. Così i due circoli algheresi di Fratelli d’Italia intervengono sul recente stop del Ministero dei beni culturali al progetto di completamento della Sassari-Alghero.

“Siamo ormai abituati ad uno Stato e ad una burocrazia che, nel tentativo folle di produrre montagne di regole illogiche, costituiscono il principale ostacolo allo sviluppo e al benessere dei cittadini. Anche stavolta i burocrati stanno affrontando in maniera inammissibile un dossier centrale per il nord-ovest della Sardegna. Lo fanno con il classico spirito del non-finito, che ha trasformato le infrastrutture italiane, in generale, e sarde, in particolare, in una rete incompleta, obsoleta quando non addirittura pericolante, contribuendo al declino”.

“Lo stop alla realizzazione di un ultimo tratto a quattro corsie della Alghero-Sassari-Olbia, motivato attraverso le prescrizioni del pessimo Piano Paesaggistico (PPR) di Soru, è doppiamente ridicolo: da un lato i burocrati del ministero vorrebbero imporre ottusamente che l’ultimo tratto passi da quattro (strada extraurbana principale) a due corsie (strada extraurbana secondaria), con relativi limiti di velocità, creando un insensato collo di bottiglia che andrebbe ad eliminare qualsiasi vantaggio in termini di sicurezza e scorrimento previsti; dall’altro lato, superandosi in ironia, chiedono di non considerare le limitazioni da ambientalismo talebano poste dal PPR su un’ampissima zona “costiera” come un “puro e semplice divieto”, bensì come uno “stimolo positivo” – la proverbiale beffa che si aggiunge al danno” proseguono da Fratelli d’Italia.

“Nessuno tra questi signori, né tra i politici sardi dei partiti di questo pessimo governo nemico dello sviluppo, deve aver notato che perfino il PPR di Soru non è scritto sulla pietra né è un tabù ed è anzi derogabile. Lo è almeno in due circostanze: laddove il progetto fosse stato già approvato, o nella situazione in cui si sia in presenza di un’importante opera infrastrutturale rilevante per il tessuto socio-economico del territorio. Crediamo che solo qualcuno in malafede non riterrebbe chiara l’importanza che il completamento della 4Corsie ha per le imprese e le famiglie del nostro territorio”.

“Qualsiasi dichiarazione sull’attuale flusso di veicoli appare ancora più strumentale e fuori luogo. A tal proposito lanciamo una piccola provocazione a tutti i nostri concittadini: se si fossero basati sui dati del traffico in loro possesso, qualcuno avrebbe mai deciso di costruire l’aeroporto di Orio al Serio? Le infrastrutture servono proprio a migliorare le condizioni e lo sviluppo di un territorio. Crediamo che le dichiarazioni fatte ieri dal Presidente Christian Solinas siano del tutto condivisibili: come dimostrato anche dall’attivismo del Circolo sassarese, Fratelli d’Italia sarà fermamente al fianco del Presidente nel ricorso al TAR, unico vero strumento per ottenere giustizia. Altri pensavano a demagogici teatrini o dispendiosi e completamente inutili referendum, noi preferiamo lavorare seriamente. Inizino anche loro. Per ora resta l’amara consapevolezza del blocco che la burocrazia, la sinistra e l’ambientalismo ottuso hanno costituito e continuano a costituire per lo sviluppo e il benessere di una intera nazione. Per invertire la rotta serve restituire libertà alle persone e autonomia ai territori” concludono dai due circoli di Fratelli d’Italia.

19 Gennaio 2020