Stili arredo, guida ai 4 più diffusi

Sono in tanti ad essere appassionati di arredo, così come molti si trovano alle prese con parole e termini diffusi ma non sempre facili da acquisire. Oggi si assiste ad un’esplosione dell’informazione a 360 gradi, in ogni ambito, anche parlando di arredamento: un qualcosa che trova terreno fertile soprattutto sui social ed in rete, generando sempre nuovi concetti e parole innovative.
Se si andasse ad elencare tutti i vari stili di arredo esistenti oggi non basterebbe una pagina intera per ricordarli tutti: dall’industrial al country passando per minimal, urban, etnico e così via. Sono realmente tanti e ciascuno con le proprie peculiarità. Vediamo da vicino quelli che sono i principali con relative spiegazioni.

  • Stile Shabby chic: un termine che spesso genera confusione e che non ha una relativa traduzione esatta in quanto indica più uno stile di vita, per certi versi. Tuttavia se si vuole entrare meglio dentro a questo concetto per capirne l’essenza (al riguardo si può cercare: Shabby chic significato) si deve partire dall’idea di abbandonato e trasandato: due termini all’apparenza negativi ma che rappresentano oggi l’essenza reale dello stile shabby chic
  • Stile industrial: un po’ simile allo shabby, lo stile industrial è caratterizzato da superfici grezze, rovinate, ruvide, con graffi. Il tutto per ottenere un effetto, per l’appunto, industriale, che fino a qualche anno fa in pochi si sarebbero voluti mettere all’interno di una abitazione ma che oggi invece spopola.
  • Stile etnico: si passa qui ad un altro concetto caratterizzato da accostamenti di colore anche azzardati, al ricorso a legni pregiati e tessuti di varia natura. In questo stile l’obiettivo è quello di ricreare atmosfere evocative legate ad un altro paese, magari facendo emergere ricordi di un viaggio pregresso. Tra le terre più ricreate, quella africana, quella asiatica e quella sudamericana.
  • Stile Vintage: non poteva poi mancare il concetto di vintage, tanto diffuso anche nel campo della moda. Il significato ormai è noto, si tratta di tornare indietro alla (ri)scoperta di tendenze del passato, anche di decenni fa: non a caso sono soprattutto gli anni ’20, ’30, ’40 e ’50 ad essere ricostruiti. Il tutto è possibile da ottenere grazie al ricorso ad elementi di arredo di antiquariato, modellismo e oggettistica di recupero.
  • Stile Eclettico: come suggerisce il nome, in questo caso si può osare dando libero sfogo alla propria fantasia e proponendo abbinamenti sulla carta azzardati. Il tutto sia per i colori che per le forme. La parola d’ordine è osare, dando vita finanche a contrasti insoliti ma comunque un grado di apportare unicità e fascino agli spazi.
26 Ottobre 2021