Scoperta una nuova specie di granchio nell’AMP Capo Caccia Isola Piana

Ritrovato un granchio mai segnalato primo in Sardegna

Una nuova importante novità si aggiunge alle specificità che stanno sempre più caratterizzando il territorio protetto del Parco di Porto Conte  e dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana. Dalle ultime appassionanti vicende della nascita dei pulli del falco pescatore, è di questi giorni una nuova importante scoperta naturalistica: il ritrovamento di un granchio mai segnalato primo in Sardegna. Tutti conoscono quei granchi verdastri (Pachygrapsus marmoratus) che si vedono correre sui moli e sulle rocce, soprattutto la sera, lungo la linea di marea. Durante una serie di ricerche lungo le falesie dell’AMP di Capo Caccia-Isola Piana il naturalista e fotografo Marco Colombo ha scoperto e individuato invece una folta popolazione di una specie simile, il Pachygrapsus maurus, non nuova in assoluto (è presente in Francia, Spagna, Grecia, Turchia, etc.) ma mai ufficialmente segnalata finora in Sardegna.

Questo granchio è caratterizzato da un colore verde chiaro con disegni neri, dimensioni più ridotte rispetto al cugino portuale e una predilezione per habitat più conservati. Insieme a Bruno Manunza, ricercatore e docente dell’Università di Sassari, la notizia è appena stata pubblicata sulla rivista scientifica internazionale “Mediterranean Marine Science”. Questa specie, seppur frequente negli estremi occidentale e orientale del Mediterraneo, ha pochissime segnalazioni recenti (dopo il 1923) nella porzione centrale del bacino.

È difficile stabilire se la scoperta giunga ora perché effettivamente l’arrivo del granchio sia recente (può infatti viaggiare attaccato a pezzi di legno alla deriva, ampiamente trasportati dai venti di maestrale) oppure se semplicemente sia passato inosservato finora, a causa dell’abitudine di nascondersi tra alghe coralline e in anfratti oscuri; non è nemmeno da escludere che questa bella specie sia presente in diverse altre zone della costa sarda, e ulteriori studi potranno gettare luce su questo nuovo interessante ritrovamento.

 

3 Maggio 2022
Autore della foto: Marco Colombo