Sardegna in vetrina al ‘World Travel Market di Londra’

“Si tratta di una tappa fondamentale nella promozione dell’offerta turistica isolana – afferma l’assessore del Turismo Luigi Crisponi – oltre alla possibilità di commercializzare i prodotti turistici, infatti, dà la possibilità ai nostri operatori e imprenditori di aggiornarsi sugli sviluppi del settore ed essere più competitivi sul mercato: nessuna fiera commerciale è all’avanguardia come quella londinese”.

Organizzato ogni anno nello spazio espositivo ExCel della capitale inglese, il WTM è quanto di meglio offra il ‘business to business’ nel panorama turistico internazionale e da un’opportunità unica all’industria di settore per realizzare incontri, avviare contatti, prendere accordi. La fiera è aperta a tutte le categorie di visitatori ed espositori del settore turistico e dei trasporti. Nell’edizione 2011, negli oltre 40 mila metri quadri espositivi i visitatori sono aumentati del 5% rispetto all’anno prima, si sono contati circa 50 mila partecipanti in tutto dell’industria turistica (metà provenienti dal Regno Unito e metà da fuori); in tutto erano rappresentati 180 Paesi; 5 mila circa le compagnie che esponevano e 2500 i giornalisti accreditati. In notevole aumento (+44%) la presenza di addetti del settore viaggi on line. Numeri che si dovrebbero ripetere quest’anno. Il World Travel Market, inoltre, è occasione per migliorare la propria formazione e competenza: nel 2011 ci sono stati 110 convegni nei quali sono intervenuti 365 relatori ascoltati da oltre 8000 iscritti.

Con il WTM di Londra, prosegue la campagna europea di promozione della Regione per rafforzare la sua influenza sul mercato estero, in particolare in quello britannico, terzo tra quelli europei per presenze sul territorio regionale (306.623 nel 2011). “Il mercato britannico è uno dei nostri capisaldi – spiega l’assessore Luigi Crisponi – e ha il vantaggio di collegamenti aerei frequenti e a basso costo. Nell’ultimo triennio, complici la recessione economica mondiale e l’indebolimento della sterlina nei confronti dell’euro, i flussi dal Regno Unito sono in frenata ma hanno garantito una media di 65 mila arrivi per oltre 300 mila presenze, diversificate nel tempo e nello spazio. Caratteristica degli inglesi, infatti, è la scelta di più vacanze brevi nei mesi di ‘spalla’. Per rafforzare la nostra influenza è necessario puntare sull’alta qualità dei servizi (7 inglesi su 10 seguono il principio imprescindibile del ‘value for money’), pacchetti d’offerta ‘all inclusive’ e che integrino più prodotti turistici e una forte azione sul web, dove metà dei turisti britannici programmano le vacanze”.

Negli ultimi 5 anni dalla Gran Bretagna sono sempre più frequenti gli ‘short break’ e cresce di tanto il numero di persone che organizza la vacanza attraverso internet (sono circa il 50%, nel 2005 erano il 42%). L’albergo è l’alloggio preferito da quasi 9 inglesi su 10, in particolare dalle 3 stelle in su. Le richieste sono orientate sia verso i prodotti più tradizionali (turismo balneare e culturale) sia su quelli più innovativi, come il turismo attivo (cicloturismo, kayak, trekking e diving), la pesca e il golf. L’Italia piace sempre per il patrimonio artistico, per il clima, per la tipicità e la qualità dell’offerta enogastronomica. “La Sardegna – aggiunge l’esponente della Giunta regionale -, ha ciò che gli inglesi ricercano: un patrimonio paesaggistico incantevole, sulle coste e all’interno, fruibile per tutte le forme di turismo attivo, un patrimonio archeologico e storico di primissimo livello, tutto da scoprire, un clima mite quasi tutto l’anno, prodotti enogastronomici inimitabili e un’offerta ricettiva di alta qualità”.

Dopo Londra, la Regione Sardegna ha in programma due workshop, organizzati dall’assessorato del Turismo, il 13 novembre a Parigi e il 15 a Varsavia. Anche in queste due altre capitali europee si preannuncia una nutrita rappresentanza di operatori isolani.

1 Novembre 2012