Sanità in crisi, il centrodestra chiama la città a raccolta: “Pronti a un consiglio davanti al Palazzo regionale”
Rilanciata la proposta del consiglio comunale aperto: “Non ci fermeremo finché non arriveranno risposte su punto nascita, STEN e rete territoriale”.

«Grazie alla richiesta protocollata dai gruppi di centrodestra – insieme ad altre forze – lo scorso 7 agosto, durante la prossima Conferenza Capigruppo verrà calendarizzato un Consiglio Comunale aperto sulla sanità. È un passaggio che riteniamo necessario». Così in una nota congiunta i capigruppo di Prima Alghero, UDC–Patto per Alghero, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, che rivendicano l’importanza di questo atto formale: «Certo ci chiediamo se la sinistra avrebbe trovato in autonomia il coraggio di affrontare pubblicamente il tema. Un tema che non è di parte, ma riguarda tutti: la sanità è un bene comune e un diritto essenziale per il territorio».
Il centrodestra richiama l’attenzione sul contesto: «In 18 mesi di giunta Todde non si è visto alcun miglioramento, anzi: la situazione sanitaria del nord-ovest è peggiorata sotto ogni profilo. E in questo silenzio generale, non si vede e non si sente più il consigliere regionale algherese Valdo Di Nolfo, troppo impegnato in dichiarazioni demagogiche e surreali sulla sicurezza, lontane dai bisogni dei cittadini, oltre che dal buon senso».
Un ringraziamento arriva invece ai consiglieri di maggioranza che hanno mostrato sensibilità sul tema: «Apprezziamo le posizioni espresse dal consigliere Mulas e dal gruppo di Noi Riformiamo Alghero, che hanno dimostrato attenzione e disponibilità. È la prova che il confronto sulla sanità può e deve unire, perché riguarda la vita e la sicurezza dei cittadini».
Il centrodestra conclude: «Il Consiglio comunale aperto sia finalmente l’occasione per dare risposte concrete, dalla riapertura del punto nascita all’attivazione dello STEN neonatale e al rafforzamento della rete territoriale. La città non può più attendere. Siamo pronti ad un consiglio comunale davanti al palazzo del Consiglio Regionale, per denunciare lo stato di emergenza e ottenere impegni concreti e immediati da parte della Regione».