“Sanità algherese allo sfascio”

I consiglieri Mulas e Bamonti intervengono sulla situazione sanitaria locale

Sul delicato tema della sanità ospedaliera algherese intervengono i consiglieri comunali Chiristian Mulas, capogruppo di FdI, e Alberto Bamonti dei Riformatori Sardi. “Purtroppo – si legge in una nota – la carenza di personale causata anche dall’emergenza Covid sta portando al collasso i nosocomi algheresi. Le accorate richieste di aiuto di medici, cittadini e pazienti che oggi vivono il dramma di una sanità priva di risorse umane sufficienti pare che non vada oltre la cantoniera di Rudas”.

“Questo il tema che nel Consiglio Comunale che si riunirà oggi verrà affrontato nelle brevi
segnalazioni. I numeri sono da bollettino di guerra. Al Pronto soccorso sono impiegati solo 6 medici più un responsabile facente funzioni, in totale 7 risorse del tutto insufficienti per affrontare la mole di lavoro quotidiana“.

”In Radiologia il numero totale è sufficiente ma solo 7 fanno le guardie, e devono seguire anche la radiologia dell’Ospedale Marino. Medicina: situazione drammatica solo 5 medici in due reparti. Chirurgia solo tre medici più il primario con una lista d’attesa chilometrica. Otorino tre medici più il primario, e in questo momento il reparto è in fase di ristrutturazione. Urologia cinque medici più il primario, uno dei medici esentato dalle guardie, un urologo a giorni alterni copre la guardia in chirurgia, di fatto una unità in meno”.

“In Pediatria 7 medici compresa la responsabile prossima al pensionamento ed un medico esentato dalle guardie che vengono svolte da 5 medici che hanno ferie arretrate anche oltre 200 giorni. Gli Anestesisti non sono sufficienti a garantire un numero di sedute operatorie necessarie per il Civile e il Marino. Oncologia due medici più primario in ferie prepensionamento, una dottoressa con grave malattia e un altro medico operato, con rischio di non riuscire a garantire il servizio a circa 300 ai malati di oncologia. Da non dimenticare la situazione di precarietà del reparto che con i suoi 20 metri di corridoi con pavimenti lesionati con un solo medico non puòvgarantire le cure per 300 pazienti algheresi”. .

“Una situazione complessivamente molto delicata, per certi versi drammatica. Anche alla luce del fatto che in alcuni reparti il superlavoro porta a non seguire adeguatamente i pazienti e si corre il rischio di perdere altri medici per stress. I pazienti che possono si fanno curare od operare presso altre strutture. Ad es. una semplice ernia inguinale viene operata al Mater. Ma i poveri non possono essere trattati. I medici che potrebbero arrivare sono scoraggiati dalla situazione di superlavoro e cercano altre vie”.

“Occorre – conclude la nota –  una immissione massiccia di nuovi medici , anche attingendo presso la AOU con comandi e bandire immediatamente concorsi. E come richiesto a gran voce dal Presidente Solinas va eliminato il numero chiuso per l’accesso alla facoltà e alle specializzazioni”.

28 Ottobre 2021