Risanamento Calich: 14 adesioni per la manifestazione d’interesse

L’avviso pubblico dell’Amministrazione per l’acquisizione di manifestazioni di interesse rivolto agli esperti nell’ambito della pianificazione, progettazione e monitoraggio della qualità delle acque ha prodotto quattordici adesioni. Si tratta di professionisti, studi associati, centri di ricerca della penisola e tre Università: il Politecnico di Milano, l’Università di Bologna e l’Università di Sassari. L’obbiettivo è risanare la laguna del Calich attraverso interventi mirati in grado di contrastare l’inquinamento persistente ed eliminare il fenomeno della cosiddetta marea gialla che ha origine dagli impatti cumulativi aggravati dalle immissioni del depuratore di San Marco.

Per questo motivo a metà giugno l’Assessorato all’Ambiente ha pubblicato un avviso pubblico con scadenza al 10 luglio per la ricerca di esperti in grado di tradurre in azioni concrete gli interventi che l’Amministrazione intende attuare. Gli esperti che si occupano di miglioramento dei reflui conferiti dai centri urbani e di azioni relative a bonifiche e comunicazioni idrauliche tra lagune e mare, come è il caso di Alghero, dovranno ora produrre gli studi di fattibilità elaborati sulla base delle indicazioni dell’Amministrazione relative alla soluzione dei gravi problemi di compromissione dell’ecosistema. Un problema complesso e delicato che l’Amministrazione sta affrontando con responsabilità e determinazione. “Gli interventi da attuare – spiega Elena Riva, Assessore all’Ambiente – sono molteplici, per risanare l’ecosistema danneggiato: dall’eliminazione degli scarichi dei depuratori alla separazione delle acque piovane da quelle nere, dalla miscelazione corretta dei reflui depurati per un adatto uso agricolo o per la produzione di biomasse tramite sistemi di bioingegneria, alla risoluzione dei problemi del sistema idrico e fognario cittadino.

E’ evidente che la situazione ambientale che si è venuta a consolidare è da imputare anche a problemi di natura strutturale che si sono aggravati nel corso degli anni”. I soggetti che hanno manifestato interesse dovranno ora produrre su carta le soluzioni previste, attraverso lo studio di fattibilità che oltre ad inquadrare gli interventi dal punto di vista progettuale dovrà infatti anche ipotizzare una preliminare quantificazione economica. “Sarà indispensabile un forte investimento”, chiarisce Elena Riva.

18 Luglio 2013