Regione: approvata delibera prescrizioni regionali antincendi 2013

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Andrea Biancareddu, ha approvato la delibera per le Prescrizioni regionali antincendi relative alla Campagna 2013. Nel documento sono descritte tutte le misure dirette a contrastare le azioni che possono determinare innesco di incendi e a disciplinare l’uso del fuoco per l’intero anno solare. Le prescrizioni approvate sono previste e individuate dal Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Il fenomeno degli incendi rimane sempre una priorità nella stagione estiva, pertanto per assicurare una maggiore pubblicità finalizzata a migliorare la lotta al fuoco, verrà divulgato un manifesto delle prescrizioni in tutti gli enti pubblici, comuni, scuole, porti, aeroporti e strutture turistiche e ricettive della Sardegna.

Le prescrizioni confermano le modifiche approvate lo scorso anno: sono possibili, infatti, gli abbruciamenti anche dal primo al 30 giugno e dal 15  settembre al 31 ottobre su autorizzazione dei Servizi Territoriali del Corpo Forestale, se le condizioni climatiche lo consentono.  Sono possibili anche abbruciamenti per superfici superiori a 10 ettari previa presentazione e approvazione di specifici progetti e su istanza dei Sindaci. Permane la possibilità di bruciare i residui vegetali derivanti dalle attività condotte in serra e l’istituto della proroga sino al 30 giugno per le attività di pulizia di aree private, strade, elettrodotti ecc. Per gli agriturismo, alberghi  e strutture ricettive di piccole dimensioni, 12 posti letto o 30 coperti, ubicati nelle aree limitrofe  alle aree boscate, si conferma la possibilità di realizzare  in alternativa all’impianto antincendio, una fascia verde o priva di vegetazione.

“Le Prescrizioni approvate – sottolinea l’assessore Biancareddu – rappresentano uno strumento razionale ed efficiente nella lotta agli incendi. Serve tuttavia una attenzione particolare da parte di noi tutti all’uso responsabile del fuoco e l’impegno a mettere in atto tutti quei comportamenti di tutela e prevenzione che possono evitare danni all’ambiente e alle persone”. L’assessore all’ambiente, nell’ambito di una corretta e più efficace applicazione del Piano, che coinvolge attivamente il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e l’Ente Foreste della Sardegna, ha impartito indicazioni affinché lo stesso Ente Foreste contribuisca con il proprio personale all’attività di prevenzione di competenza dei Comuni, con particolare riferimento al taglio, asportazione e smaltimento del fieno, dei cespugli e dei rifiuti all’interno della fascia perimetrale dei 200 metri, individuata dai piani comunali di emergenza e lungo la viabilità comunale a maggior rischio individuata dal piano regionale antincendi. Nei Comuni sprovvisti di piano comunale di protezione civile l’intervento dell’Ente Foreste è subordinato alla presentazione, da parte dei Comuni interessati, di un progetto finalizzato alla riduzione del rischio di incendi soprattutto a tutela delle aree abitate.

9 Aprile 2013