Prospezioni nel mare sardo, la Regione ribadisce la sua posizione

Dopo le critiche di Pili perché non è intervenuta con valutazioni politiche sulla procedura di Valutazione di impatto ambientale nazionale

L’onorevole Mauro Pili critica la Regione perché non è intervenuta con valutazioni politiche sulla procedura di Valutazione di impatto ambientale nazionale per il progetto “Intervento di indagine geofisica 2D nell’area dell’istanza di prospezione in mare d1 E.P-.SC” proposto da Schlumberger Italiana SpA. “Forse l’onorevole Pili non ricorda che il 24 giugno scorso a una sua analoga critica avevamo risposto con una nota che riproponiamo e che spiega chiaramente la posizione della Regione” fanno sapere dalla Regione, in particolare dall’assessorato all’ambiente.

“In riferimento a quanto apparso sulle agenzie di stampa sulla denuncia del deputato Mauro Pili relativa al progetto della Società Schlumberger Italiana SpA, si comunica che il procedimento, in corso di svolgimento, è la VIA nazionale, di competenza del Ministero dell’Ambiente, nell’ambito del quale la Regione Sardegna, ai sensi dell’art. 25, comma 2 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii., è chiamata ad esprimere il parere di competenza, mentre chiunque abbia interesse, può inviare le proprie osservazioni al Ministero dell’Ambiente entro 60 giorni dalla data di presentazione dell’istanza (7 maggio 2014).

L’assessorato della Difesa dell’ambiente, attraverso il servizio SAVI, ha ben presenti le potenziali criticità connesse con la realizzazione del progetto in argomento, e in tal senso ha provveduto a pubblicare anche sul sito della Regione Sardegna la comunicazione relativa alla procedura che è in corso di svolgimento.

Il progetto è attualmente allo studio dei tecnici competenti e l’Assessorato della difesa dell’ambiente, nell’espletare l’istruttoria tecnica propedeutica all’espressione del parere di competenza, si avvarrà di tutte le capacità  delle strutture e degli enti regionali di interesse per il progetto specifico, tenendo in debito conto quanto verrà espresso da parte delle amministrazioni locali coinvolte e di singoli cittadini o gruppi di portatori di interesse.

Le osservazioni possono essere inviate anche oltre il termine dei 60 giorni, scaduto il 6 luglio 2014, e possono essere inviate, per opportuna conoscenza, anche al Servizio SAVI che le acquisirà comunque anche attraverso il Ministero dell’Ambiente”.

13 Luglio 2014