Primarie, la Sardegna non sia solo una passerella

Il segretario generale della Cisl Sardegna, Mario Medde ammonisce politici e rappresentanti istituzionali che giungeranno in Sardegna per la campagna elettorale in vista delle primarie del centro sinistra e quelle annunciate dalla coalizione di centro destra. Due sono i punti imprescindibili per l’isola: crisi del lavoro e nuovo patto Stato Regione. “Della loro capacità attuativa –  continua l’esponente sindacale – bisogna chiedere conto, ovviamente nell’ambito delle diverse responsabilità, su queste due questioni che così drammaticamente pesano sulle condizioni di vita e di lavoro dei cittadini sardi”. Medde  ricorda che la disoccupazione giovanile nella fascia di età 15 – 24 anni è al 42 %; mentre nella fascia di età 25 -34 anni è al 19%. 100.000 persone utilizzano tutta la varietà degli ammortizzatori sociali. Il lavoro irregolare e precario si aggira intorno al 30% della forza lavoro. Sono quasi 700.000 le persone che hanno un reddito mensile da lavoro, da pensione o da integrazione di reddito, inferiore ai 1000 €.

Dati che danno l’idea della drammatica questione sociale e del lavoro in Sardegna e per tale motivo si impone per la politica nazionale e quella sarda una svolta a favore per il lavoro nell’isola. Oggi la Sardegna è strozzata dal patto di stabilità, dal mancato riconoscimento della reale autonomia finanziaria e dallo status di insularità che causa una consistente riduzione delle pari opportunità rispetto alle altre aree del Paese. “Su questi problemi – conclude il segretario genrale della Cisl – è riduttivo e poco efficace rimettersi alla sola sensibilità di quanti hanno responsabilità di governo. E’ urgente rafforzare le proposte dei lavoratori, dei pensionati sardi con la mobilitazione necessaria a far capire quale è il consenso e la forza dell’Isola. La manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil per il 24 novembre va in questa direzione e rafforza la coesione sociale con una iniziativa di partecipazione democratica, come è nella tradizione del sindacalismo confederale”.

28 Ottobre 2012