Pediatria e Punto Nascita bloccati ad Alghero, ASL nel Silenzio: cittadino ricorre alla diffida legale
Davide Sedona, promotore civico, invia una PEC di diffida contestando la violazione della Legge 241/90 e l'assenza di un cronoprogramma per la riapertura dei reparti.
La battaglia per la riapertura dei reparti di Pediatria e del Punto Nascita dell’Ospedale Civile di Alghero si inasprisce, scontrandosi con quello che il promotore dell’iniziativa definisce un “muro di silenzio” da parte dell’ASL di Sassari. A distanza di oltre sei mesi dalle prime richieste formali e tre mesi dall’invio delle ultime comunicazioni ufficiali, l’azienda sanitaria continua a non fornire alcuna risposta concreta, nonostante la petizione civica abbia ormai superato quota 3.160 firme.
Il cittadino Davide Sedona, promotore della petizione, ha fatto il passo successivo, inviando in data 20 dicembre 2025 una nuova e incisiva PEC di diffida formale direttamente al Commissario Straordinario dell’ASL n.1 di Sassari. Sedona contesta apertamente la reiterata violazione degli obblighi di trasparenza amministrativa e dei termini di risposta stabiliti dalla Legge 241/1990.
“La legge parla chiaro: entro 30 giorni l’amministrazione deve rispondere, o motivare una proroga. Il silenzio reiterato dell’ASL rappresenta una violazione grave e inaccettabile dei diritti dei cittadini e del principio costituzionale di buon andamento della pubblica amministrazione”, ha dichiarato Sedona, sottolineando la gravità del comportamento omissivo. Le precedenti PEC, inviate tra il 17 e il 20 settembre 2025, erano già rimaste completamente senza riscontro, malgrado fossero state indirizzate per conoscenza a enti di controllo come la Procura della Repubblica, la Corte dei Conti, l’Assessorato Regionale alla Sanità e il Difensore Civico Regionale, evidenziando come il silenzio non sia stato interrotto nemmeno dalla più alta vigilanza istituzionale”.
Nella diffida più recente, Sedona richiede formalmente di ricevere entro 10 giorni documenti essenziali. Nello specifico, si chiede copia degli atti relativi all’accreditamento ministeriale del reparto di Pediatria di Alghero, l’aggiornamento del cronoprogramma per la riapertura del reparto e del punto nascita, e la documentazione relativa alla gara e alla consegna dei lavori del blocco parto.
Secondo Sedona, questo atteggiamento non sarebbe affatto casuale, ma “una prassi che tende a scoraggiare il cittadino”. “Si risponde una sola volta, poi si tace, sperando che la gente si stanchi. Ma non è così: il nostro silenzio sarebbe complicità”, ha chiosato il promotore. “L’iniziativa civica – ha concluso – ha già annunciato che la protesta non si fermerà qui, e proseguirà con ulteriori azioni legali e la diffusione pubblica di tutte le comunicazioni ufficiali”.


















