“Pediatria a metà, Punto Nascita chiuso e tunnel bloccato”: Mulas contro la Regione
"A distanza di mesi dalle promesse, nessun cambiamento concreto": l'analisi di Christian Mulas sulla sanità algherese

“Difendere i diritti non è un crimine. Avere il coraggio di denunciare ciò che non funziona, anche quando si fa parte della maggioranza, è una delle espressioni più autentiche di libertà e responsabilità politica”. Non usa mezzi termini Christian Mulas, presidente della Commissione Consiliare Sanità di Alghero, per richiamare l’attenzione sulle gravi e persistenti criticità della sanità locale. L’intervento di Mulas arriva in piena sintonia con la nota stampa dei comitati civici cittadini, uniti nella battaglia per il diritto alla salute. A distanza di mesi dalle tante rassicurazioni e promesse istituzionali, la situazione non accenna a migliorare. “Non è solo un grido di dolore – sottolinea Mulas – ma una sofferenza reale, vissuta ogni giorno da mamme, pazienti, persone fragili, costrette a confrontarsi con una sanità che esclude invece di includere”.
Le problematiche denunciate sono chiare e concrete. Il tunnel che collega il reparto di Pediatria all’Ospedale Civile di Alghero è ancora chiuso, obbligando i bambini e i pazienti più deboli ad affrontare gli agenti atmosferici per spostarsi tra i reparti. La Pediatria stessa funziona solo 12 ore al giorno; dopo le 20, le famiglie sono costrette a recarsi a Sassari per le urgenze notturne. Inoltre, i servizi di STEN (Servizio Trasporto Emergenza Neonatale) e STAM (Servizio Trasporto Assistito Materno), previsti dalla delibera del 2024, non sono ancora operativi, lasciando un vuoto cruciale nel soccorso neonatale e materno.
A pesare in modo particolare è la mancata riapertura del Punto Nascita, chiuso da tempo nonostante la promessa di riattivazione entro i primi mesi del 2024. “Si tratta di un atto gravissimo – tuona Mulas – che mette a rischio la sicurezza di partorienti e neonati e rappresenta l’ennesima beffa per un territorio già penalizzato”.
Mulas si mostra consapevole del rischio di essere “scomodo” all’interno della propria maggioranza, ma ribadisce la sua posizione: “Non faccio sconti a nessuno quando si parla di salute e diritti”. La sua non vuole essere un’accusa contro il sindaco o la giunta cittadina, ma un “richiamo forte e costruttivo a chi governa la Regione”, da cui, a suo parere, devono arrivare le risposte e le azioni concrete. “La politica ha senso solo se è fatta per la gente, senza paura, senza interessi di parte, senza silenzi compiacenti. E oggi, più che mai, serve il coraggio di chi non accetta che la sanità sia un privilegio per pochi”, conclude il presidente Mulas.