Parcheggi ospedalieri ad Alghero: Pais rilancia l’appello della UIL FPL
Ordine del giorno urgente per affidare la gestione dei parcheggi a AOU e ASL di Sassari, a beneficio di pazienti fragili e operatori sanitari

«Depositato un ordine del giorno con carattere d’urgenza a sostegno della petizione promossa dalla UIL FPL, tesa a riservare una quota di parcheggi dell’Ospedale Marino a pazienti fragili e oncologici, petizione che in una sola settimana ha raccolto oltre mille firme. Nell’atto si amplia la richiesta affinché i parcheggi dell’Ospedale Marino e dell’Ospedale Civile di Alghero vengano assegnati rispettivamente alla gestione dell’AOU di Sassari e della ASL di Sassari, così da destinarli prioritariamente a pazienti, personale sanitario e soggetti fragili». Lo annuncia Michele Pais, consigliere comunale della Lega, che sottolinea come l’iniziativa intenda dare pieno sostegno alla petizione UIL FPL Sassari, capace di mobilitare in pochissimi giorni un’ampia parte della comunità locale.
Pais ricorda di aver già presentato in passato un analogo ordine del giorno, rimasto senza riscontro da parte dell’Amministrazione comunale, che invece ha deliberato l’istituzione di parcheggi a pagamento nelle aree esterne agli ospedali Marino e Civile. «Una decisione inaccettabile – attacca – che penalizza proprio chi si trova in condizioni di salute difficili e deve poter accedere alle cure senza ulteriori ostacoli».
L’ordine del giorno chiede in particolare che i parcheggi esterni al Marino vengano affidati all’AOU di Sassari e quelli dell’Ospedale Civile alla ASL di Sassari, riservandoli a pazienti e operatori sanitari. «Non è solo una questione pratica – prosegue Pais – ma un atto di civiltà e di rispetto verso chi ogni giorno affronta la malattia o presta servizio in condizioni spesso difficili».
Il consigliere leghista invita la maggioranza e il Sindaco a un’immediata presa di posizione: «L’ampia partecipazione popolare alla petizione UIL dimostra quanto questa richiesta sia condivisa. Ora l’Amministrazione non può restare in silenzio né perdere tempo: servono atti consequenziali e immediati».