Ospedale Civile, tunnel chiuso: “Decisione assurda che colpisce i più fragili”

Mulas: “Serve un intervento immediato. La sanità non può permettersi simili errori

È passato un mese dalla prima denuncia, ma nulla è cambiato. Il tunnel che collega l’ingresso principale dell’Ospedale Civile di Alghero ai reparti di pediatria, nefrologia, dialisi e alla direzione sanitaria resta inspiegabilmente chiuso. A tornare sull’argomento, con toni ancora più accesi, è il presidente della commissione consiliare sanità del Comune di Alghero, Christian Mulas, che parla senza mezzi termini di “scelta miope e disumana”.

“È impensabile che per ricavare degli spogliatoi si sia deciso di chiudere un collegamento interno così cruciale – dichiara Mulas – una decisione priva di logica e, soprattutto, di umanità.”

Il risultato? Disagi quotidiani per pazienti, familiari e operatori sanitari, costretti a percorrere tragitti esterni, esposti al maltempo o al sole cocente, per raggiungere le cure. Il percorso, che in alcuni casi passa addirittura davanti alla camera mortuaria, rappresenta un trauma ulteriore soprattutto per le famiglie con bambini malati.

“Quel tratto esterno non dovrebbe mai essere imposto a chi entra in ospedale con un figlio malato – prosegue Mulas – lo stesso vale per i pazienti fragili, anziani o in dialisi, che in alcuni casi vengono addirittura trasportati in ambulanza all’interno dello stesso ospedale, per superare un ostacolo che non dovrebbe esistere.”

A sollevare la questione non è solo la politica. In queste ore, infatti, è arrivata anche una lettera firmata da un gruppo di mamme algheresi – Valentina Sanna, Giuseppina Spanu, Eleonora Piras e Michela Soggia – indirizzata proprio alla commissione sanità. Nella missiva, sottoscritta anche da altri cittadini, si parla apertamente di “una situazione non più accettabile”.

“Chiediamo la riapertura immediata del tunnel – si legge nella lettera – la sanità deve essere al servizio delle persone, non una fonte di ulteriori sofferenze.”

Le firmatarie evidenziano come l’attuale configurazione ostacoli l’accesso in condizioni di sicurezza e dignità, in particolare ai reparti pediatrici.

Mulas raccoglie il grido d’allarme: “Mi faccio portavoce di questa richiesta, che viene direttamente dal territorio. Chiedo alla Direzione dell’ASL di Sassari un intervento urgente per il ripristino del passaggio interno. La sanità pubblica non può permettersi errori di questa portata.”

E conclude con un interrogativo che suona come una condanna: “Era davvero indispensabile chiudere un collegamento così importante per fare spazio a uno spogliatoio? Non esisteva una soluzione meno impattante?”.

6 Agosto 2025