Orizzonte Comune, botta e riposta Rizzu-Mulas
Il capogruppo di Orizzonte Comune risponde al coordinatore provinciale sassarese che diffidava Mulas all'utilizzo del simbolo: "La mia partecipazione e il mio impegno sono stati determinanti per il successo della lista,"
Il coordinatore provinciale di Orizzonte Comune, Massimo Rizzu, interviene a seguito delle dichiarazioni del capogruppo algherese Christian Mulas contro l’assessore regionale al Turismo Franco Cuccuredd (LEGGI). Rizzu ha precisato: “Mulas non si è mai iscritto al nostro Movimento e non appartiene a nessun organo dello stesso, e pertanto non ha alcuna autorizzazione all’utilizzo del simbolo di Orizzonte Comune. Nel comune di Alghero l’unico formalmente autorizzato all’uso del simbolo è il coordinatore dott. Antonio Cardin”.
Ma non si è fatta attendere le replica di Christian Mulas: “mi vedo costretto a rispondere alle recenti affermazioni del coordinatore regionale, che denotano una profonda ignoranza – o forse una volontaria dimenticanza – riguardo alla dinamica che ha permesso la mia elezione come consigliere comunale. Lei sostiene di non conoscere, o peggio, di dimenticare che chi viene eletto nel gruppo consiliare ha il diritto di utilizzare il simbolo. Tuttavia, questa affermazione sembra ignorare un fatto fondamentale: senza i 700 voti che ho portato personalmente, la lista non avrebbe raggiunto il quoziente necessario per eleggere un consigliere. In altre parole, senza il mio contributo, il consigliere Mulas non sarebbe stato eletto e la lista non avrebbe avuto il peso necessario per ottenere il seggio. Se il suo ragionamento si basa sui numeri, le risulta che la lista avrebbe superato il quoziente senza quei voti? Mi permetta di ricordarle che, in qualità di coordinatore provinciale di Orizzonte Comune, dovrebbe conoscere meglio il regolamento comunale, che stabilisce con chiarezza chi ha diritto di utilizzare il simbolo e come vanno gestite le dinamiche elettorali all’interno di una lista. La mia partecipazione e il mio impegno sono stati determinanti per il successo della lista, e sarebbe auspicabile che si riconoscesse questo fatto in modo oggettivo e rispettoso. Mi auguro che in futuro si evitino dichiarazioni infondate, ricordando sempre che il successo del gruppo dipende dal contributo che ho dato, insieme alla dottoressa Eliana Montesu e alla dottoressa Anna Burruni, nomi che ho portato in lista”.