Nuovo appalto Servizio di Igiene Urbana, Baldino invita il Commissario a non bandire la gara

L'opinione dell'ex sindaco di Alghero Tonino Baldino

Se nei prossimi giorni sarà bandita la gara per l’affidamento del Servizio di Igiene Urbana così come preordinato negli atti (Delibere Commissariali: n. 14 del 20/03/2014, n.16 del 20/03/2014 e n.48 del 31/03/2014), gli Algheresi dovranno attendere ben altri 7 anni (tale sarebbe la durata del nuovo contratto di appalto) prima di poter applicare quei virtuosismi e quelle economie che, in questa campagna elettorale, vengono prospettate ed auspicate dai candidati che si accingono a governare la Città nell’incipiente quinquennio.

Il nuovo Servizio comporterebbe un costo annuale (iva esclusa) di euro 8.320.121,00 (maggiorato rispetto alla proposta iniziale di euro 7.564.483,17, quella prospettata dalla ditta “Corintea” incaricata a redigere il progetto complessivo) contro euro 6.432.795,33 del precedente appalto. Un incremento dei costi pari a circa il 29% che aggraverebbe la già pesante pressione contributiva per gli Algheresi. L’incremento del costo del Servizio mal si concilia col fatto che la produzione di rifiuti si è mantenuta pressoché invariata negli ultimi anni (come anche i flussi turistici e la dimensione demografica). Spesso avviene che le ditte di questo settore si supportino vicendevolmente spartendosi il territorio nazionale ai fini della partecipazione alle gare pubbliche.

Cioè, tra di esse, capita che venga concordato a priori chi debba essere facilitata per l’appalto: l’impresa predestinata formalizza la sua offerta, confortata dal fatto che le altre concorrenti – di fatto interessate ad altri appalti – presenterebbero offerta meno vantaggiosa. Questo stato di cose, pur nella correttezza formale delle procedure, imbriglia il Comune verso scelte vincolanti che sistematicamente si rivelano – per il Comune – più onerose del dovuto (dal 10% al 20% rispetto a quello effettivo). Costi aggiuntivi, quindi, che invece potrebbero essere evitati facendo risparmiare i cittadini o comunque essere utilizzati per altri fini di pubblica utilità. Il rimedio starebbe nel creare una società a gestione diretta perché così verrebbero affrontati i costi vivi del servizio senza alcun lucro per il privato.

Ma questa ipotesi, a parte le limitazioni oggi imposte per legge, condurrebbe al rischio di creare – se non subito, sicuramente in futuro – un grosso carrozzone e quindi dilatare comunque oltre misura gli effettivi costi. Perciò è consigliabile non avvalersi della società in house. Se si vorrà dare, a questo importante Servizio per la Città di Alghero, la vera svolta di cui ha veramente bisogno, sarà necessario dotarsi di un Piano industriale tale da consentire la sua graduale attuazione nel lungo periodo. Potranno essere sviluppate economie di scala a totale beneficio delle imprese locali.

Nel frattempo seguire la strada dell’”APPALTO LEGGERO”, che ridurrebbe fortemente ogni rischio di spesa parassitaria ed irreversibile. In tale ipotesi il Comune provvederà a dotarsi, in toto o in parte, direttamente di: macchine ed attrezzature (il leasing sarebbe una delle formule finanziarie applicabili); spazi di ricovero mezzi (da reperire ad es. nelle zone artigianali o a Surigheddu-Mamuntanas); spazi per la realizzazione di impianti di lavorazione ed eventuale trasformazione dei rifiuti (meglio se lontano dall’Aeroporto).

Il privato avrà soltanto il compito di gestire il personale dipendente e di usare con cura tutto ciò che gli verrà affidato in uso dal Comune (macchine, attrezzature ed impianti). Alla scadenza del contratto il Comune rientrerà in possesso di macchine, attrezzature e strutture date in concessione temporanea e, nella successiva gara di appalto, si limiterà ad affrontare soltanto i costi di nuove macchine ed attrezzature in sostituzione di quelle usurate irrimediabilmente.

Con una tale impostazione, compatibilmente con il Piano industriale, il servizio potrebbe essere articolato anche in appalti distinti: -raccolta frazione umida; -raccolta residuo secco; raccolta altre frazioni differenziate (vetro, carta, plastica, ingombranti, verde ecc…); spazzamento stradale (in prospettiva settorializzabile per Quartieri e Borgate, con coinvolgimento dei rispettivi Comitati ove funzionanti – si potrà esplorare anche la eventualità di creare imprese di Quartiere); trattamento e conferimento rifiuti.

Punti fermi per il nuovo appalto :non superare gli attuali costi del Servizio;non peggiorare qualitativamente l’attuale servizio; non incrementare il numero degli addetti;ridurre i costi gestionali degli automezzi ad iniziare dallo sperpero di carburante; ridurre quantitativi di produzione dei rifiuti;non affidare all’impresa i fondi per campagne di sensibilizzazione sulla igiene ambientale (meglio alle associazioni ambientaliste locali; impostare soluzioni tecnico-giuridiche per favorire le imprese locali. Sarà bene che i candidati alla carica di Sindaco vogliano formalizzare al Commissario Straordinario la richiesta di non procedere al bando della gara prima dell’insediamento della nuova Amministrazione Comunale.

Tonino Baldino, 21 Maggio 2014