Natale in ostaggio: rincari e posti esauriti bloccano i sardi

L'annuale crisi dei trasporti aerei si ripresenta puntuale. Nonostante gli accordi con la Regione, la scarsità di voli e l'impennata dei prezzi trasformano il rientro in Sardegna per le feste in un'odissea costosa, con le rotte cruciali già sature.

La stagione delle feste di fine anno consegna ai residenti sardi l’amara consuetudine dei “biglietti introvabili” e delle “tariffe stellari”. Ancora una volta, le compagnie che operano in regime di continuità territoriale non riescono a far fronte all’aumento della domanda. Nonostante gli accordi vigenti con l’ente regionale, i necessari voli aggiuntivi sono assenti, rendendo il ricongiungimento familiare per Natale e Capodanno un lusso quasi impossibile.

I primi segnali critici hanno riguardato i flussi in uscita: diverse tratte dai principali aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero risultano già completamente sold out. Tuttavia, la situazione più drammatica si prospetta per la settimana clou. Tra il 19 e il 23 dicembre, l’assenza di posti disponibili colpirà in modo particolare pendolari ed emigrati. Ne è un esempio eclatante il collegamento sulla rotta Linate-Cagliari gestito da Aeroitalia, che in quei giorni registra una disponibilità pari a zero.

Questa emergenza cronica della mobilità sarda non si limita a scoraggiare chi rientra: anche i turisti devono affrontare costi di accesso esorbitanti per visitare l’Isola durante il periodo festivo.

Sul fronte istituzionale, sindacati e lavoratori alzano la voce, denunciando l’insostenibilità della situazione e chiedendo interventi immediati. Parallelamente, il processo per l’assegnazione del nuovo bando di continuità aerea continua a navigare in acque agitate, tra continue proroghe e incertezze normative. La Uil teme che questi ritardi possano peggiorare ulteriormente un quadro già compromesso. La Cgil, dal canto suo, insiste sulla necessità di un bando rigidamente “blindato” che imponga alle compagnie non solo di garantire un numero adeguato di posti, ma anche di utilizzare aeromobili moderni e, soprattutto, di applicare tariffe eque a tutela del diritto alla mobilità.

4 Dicembre 2025