Napolitano intervenga a tutela dell’autonomia regionale

Il presidente della regione, Ugo Cappellacci, dopo aver consegnato questa mattina nelle mani del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, la richiesta urgente per scongiurare gli effetti delle ripetute violazioni dell’Autonomia regionale e dei diritti dei cittadini Sardi, ha inviato una lettera ai parlamentari dell’Isola per richiamare ad una battaglia unitaria nei confronti di uno Stato che continua a disattendere ai propri compiti istituzionali e viola sistematicamente le prerogative della Sardegna.

Cari deputati e senatori,
con la proposta di legge di stabilità approvata qualche giorno fa dal Governo, non solo si prefigurano ulteriori tagli per le Regioni a Statuto speciale, ma è di tutta evidenza che si sferra un ulteriore ingiustificabile attacco alle autonomie regionali speciali, gravemente lesivo per la nostra Sardegna.La proposta di legge di stabilità del Governo Monti rischia di creare un solco che allontana definitivamente la Sardegna dall’Italia. Vanificherebbe tutti gli sforzi in atto per colmare i gravi e storici ritardi nello sviluppo, accumulatisi nel tempo, e renderebbe impossibile ogni tentativo di recupero dei divari legati all’insularità.Non possiamo accettare che in maniera sistematica e subdola si insinui l’idea che la specialità regionale, voluta dai padri della nostra Patria, possa essere oggi etichettata come un’anomalia da rimuovere o come una reliquia del passato.
Per queste ragioni stamani, a nome di tutta la comunità dei Sardi, certo di interpretare anche una più ampia volontà che unisce i rappresentanti di tutte le forze politiche, parlamentari, regionali e locali della Sardegna, a prescindere da logiche di appartenenza, ho inviato una lettera al Presidente Napolitano chiedendo un Suo urgente intervento che riporti equilibrio e moderazione nei rapporti istituzionali e scongiuri il rischio di strappi che minerebbero la coesione sociale e territoriale nel nostro Paese. Mentre allego la nota richiamata, Vi informo, inoltre, che nella giornata di oggi la Giunta regionale ha deliberato l’ennesimo ricorso alla Corte costituzionale contro l’illegittimità del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 (poi convertito) sulla cosiddetta spending review, anch’esso strutturato, ancora una volta, in forme e con contenuti del tutto illegittimi che mortificano le prerogative costituzionali della nostra autonomia regionale.
E’ solo l’ultima delle azioni che segnano in modo netto e duro la contrapposizione della Regione nei confronti di uno Stato che continua a disattendere ai propri compiti istituzionali e viola sistematicamente le nostre prerogative, nonostante i recenti pronunciamenti della Corte costituzionale che ha, in modo cristallino, riconosciuto le ragioni della Sardegna. Se da un lato è doveroso chiedere un intervento qualificato del Presidente della Repubblica, dall’altro lato, ritengo sempre più necessaria un’azione coordinata e condivisa che, a partire dalle forze parlamentari nazionali e regionali, coinvolga le amministrazioni locali e tutta la nostra comunità per le ulteriori azioni di contrasto e salvaguardia della nostra specialità.

11 Ottobre 2012