Multe sulle strisce blu, scontro aperto tra Comuni e Ministero

"Nessuna tolleranza con chi sfora, anche 10 minuti, sulla sosta" afferma Fassino, sindaco di Torino e Presidente dell'Anci. Ma per Lupi, ministro dei trasporti, la questione è chiusa: "Niente multa, va saldata solo la differenza della tariffa".

E’ scontro tra il ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti e i Comuni sulla sosta all’interno delle strisce blu oltre l’orario per il quale si è pagato il ticket di parcheggio. Secondo Maurizio Lupi non è giusto multare “chi prolunga la sosta sulle strisce blu oltre il tempo per cui ha pagato: va saldata solo la differenza della tariffa”. Ma l’Associazione dei Comuni ha deciso comunque di adottare il pugno duro nei confronti di chi prolunga il proprio parcheggio: anche per soli 10 minuti, scatterà una contravvenzione di 25 euro. La conferma arriva dal sindaco di Torino e presidente dell’Anci, Piero Fassino: “Come potrebbero i vigili far saldare all’automobilista il dovuto per l’orario lasciato scoperto? Che facciamo, mettiamo un vigile ad aspettare che mano mano tornano al parcheggio? Come si capisce è una via impraticabile e priva di logica”.

Fassino ha replicato a distanza alle parole di Lupi: “Se ho pagato la sosta del pedaggio a pagamento e alla scadenza di questa sosta, dopo avere comunque pagato, sto dieci minuti in più – ha sostenuto il ministro – non posso ricevere la multa per sosta senza pagamento ma dovrò completare il pagamento per la differenza tra la sosta che ho pagato e il tempo che sono rimasto”. In pratica il pagamento insufficiente non costituisce una “violazione di una norma di comportamento” ma solo una “inadempienza contrattuale”, che comporta semplicemente il saldo della tariffa non corrisposta, così come aveva affermato  il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, rispondendo giovedì ad un’interrogazione parlamentare del Pd. Ma Fassino fa notare come già esista una indicazione ministeriale del 2003 che di fatto si oppone a quanto affermato dall’attuale Ministero dei Trasporti.

Insomma, “il caso è chiuso —per Lupi— Ai comuni chiediamo di rispettare le regole previste dal Codice della strada. Non serve una normativa perché abbiamo verificato che la norma è chiara. Per una volta non complichiamo la vita ai cittadini”. Ma il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani non ci sta: “Noi andremo avanti con le sanzioni — dice senza mezzi termini Fassino — Il Ministero dei Trasporti non ha la titolarità di esprimersi su questa materia. C’è un problema di metodo: il ministero non può sostituirsi al legislatore e nemmeno interpretare le norme, così come una circolare ministeriale, che è all’origine di questa polemica, non è una fonte di legge. Ci sono invece sentenze della Cassazione secondo le quali la sanzione è comminabile anche se il ticket è scaduto. E le sentenze sono fonti di legge”.

Tratto da www.fanpage.it ©

Biagio Chiariello, 25 Marzo 2014