La storia dell’imbianchino: salva l’azienda con il web

E pensare che sono proprio questi mestieri che stanno scomparendo. Il fai da te è una soluzione ma l’imbianchino, quello che lo fa da generazioni, non esiste più. Mestieri manuali e faticosi che molti giovani si guarderebbero bene dal fare. ma non tutti la pensano cosi. Azi, un ventottenne laureato in comunicazione ha voluto tentare il salvataggio della ditta del padre e ce l ha fatta. L’imbianchino e il web sembrerebbero due universi opposti, senza possibilità d’incontro, invece il primo può trarre molti vantaggi dal secondo. Può utilizzarlo per promuoversi, farsi conoscere, trovare nuovi incarichi. La storia della «Mulfari Felice imbiancature», specialisti nella tinteggiatura delle pareti, da più di quarant’anni dimostra quanto questo connubio può essere vero.

«Diffondere la cultura del colore, attraverso la decorazione delle pareti, allo scopo di influenzare positivamente lo stato d’animo delle persone». Questo era il punto di forza della famiglia Mulfari che nonostante questo bel pensiero è arrivata sull’orlo della crisi. Il figlio di Felice, Diego, 28 anni, decide che si può tentare una soluzione: buttarsi sul web. Senza limitarsi a un blog aziendale, ma provando a essere ambiziosi: puntando sui social network, aprendo un canale su YouTube, creando persino una app: «i-Imbianchino». La gente cerca un imbianchino on line- ha dichiarato alla stampa- e magari trova solo risposte generiche, offerte poco convincenti».Tutto ruota intorno al sito , un blog di WordPress molto semplice, ma che cattura l’attenzione. La credibilità se la sono guadagnata sul campo: rispondendo alle richieste in breve tempo, fornendo preventivi e tutte le precisazioni di cui i clienti potevano aver bisogno. Il progetto della famiglia Mulfari, nel frattempo, entra a far parte di Wwworkers.it , la community dei lavoratori italiani della rete.A ulteriore riprova che essere sul web in molte occasioni può cambiare le sorti di un’attività.

27 Maggio 2013