La stangata del prossimo anno: un film purtroppo già visto

Superata la data del Natale arriva il tempo dei resoconti sull’anno ormai agli sgoccioli e le previsioni per il 2013 che incalza. Una analisi della a Coldiretti ha messo in evidenza che per un terzo degli italiani (uno su tre) nulla osta a a privarsi dei regali non condivisi trovati sotto l’albero. Altro dato di rilievo : il 51 % degli Italiani ha dichiarato di non aver mai riciclato i regali e di non avere l’intenzione di farlo. La tendenza a riciclare i regali è stata manifestata dai giovani: per l’82% dei casi i designati a riceverli sono i parenti e gli amici; solo un 18% opta per la donazione in beneficenza; il 18 % degli Italiani favorevoli al riciclo dei regali comunica via internet; i prodotti meno riciclati sono quelli dell’enogastronomia, in particolare i prodotti tipici, che costituiscono il maggior elemento di convivialità a salvaguardia della tradizione. Più a rischio sono i capi di abbigliamento, i prodotti per la casa o quelli tecnologici, molto gettonati tra gli acquisti di Natale. Gli italiani che quest’anno hanno dichiarato l’intenzione di riciclare i regali a causa della crisi sono aumentati di un 3% all’anno precedente. L’analisi della Coldiretti evidenzia inoltre che la spesa media per i regali delle famiglie italiane ( 263,,6 euro) è inferiore del 9% rispetto alla spendita del 2011.

Completiamo il resoconto dell’indagine della Coldiretti con le previsioni per niente confortanti per il 2013, fornite dalle associazioni Adusbef e Federconsumatori sui rincari.

Vengono previsti rincari per un totale di 1500 euro per famiglia: una vera e propria stangata tra prodotti alimentari, biglietti di treni, assicurazione e bolli auto, bollette, bolli servizi postali e bancari, pedaggi autostrade, tariffa rifiuti. Dopo la rivelazione sconcertante sul pranzo di Natale appena trascorso con i consumi più bassi relativi agli ultimi dieci anni, arriva la previsione della mazzata sui rincari. Un vero e proprio balzo in avanti deriverà dagli aumenti nel settore dei rifiuti (64 euro per famiglia), degli alimentari per 299 euro (+ 5% per l’incremento dei prezzi delle derrate internazionali), assicurazione auto 61 euro (+ 5% ), tariffe professionali e artigianali 114 euro, bollette di luce e gas, in modo meno contenuto del 2012, e dell’acqua che sarà aggiornata dall’Autorità per l’Energia. Piccolo rincaro infine (1,5 euro in più) anche per il canone Rai, a cui si aggiungerebbero però anche gli aumenti di bancoposta, francobolli e raccomandate.

“Pesanti ricadute su prezzi e tariffe deriveranno dall’Imu applicata sui settori produttivi a cui si aggiungerà”, hanno sostenuto Adusbef e Federconsumatori, “anche il malaugurato aumento dell’Iva da luglio. Il risultato quindi, anche per l’anno alle porte, sarà drammatico. La stangata prevista, infatti, sarà di +1.490 euro a famiglia. Si tratta”- hanno proseguito – “di aumenti insostenibili che determineranno nuove e pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie (già duramente provate) e sull’intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi”. Come a dire che l’unica soluzione da prendersi in considerazione sia quella di continuare ad attingere proventi solo ed esclusivamente dagli stipendi sempre più esigui e dalle misere pensioni. Purtroppo i buchi alla cinghia dei meno abbienti si stanno drammaticamente esaurendo. Secondo i presidenti di Adusbef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti. per risollevare le sorti dell’economia “urge un progetto per uscire dalla crisi: ripresa della domanda di mercato, liberalizzazioni, investimenti per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico e, soprattutto, per il lavoro che rimane il problema fondamentale del Paese. In assenza di un serio progetto hanno concluso i presidenti delle due associazioni- che vada in questa direzione, la fuoriuscita dalla crisi si farà sempre più lontana ed improbabile”.

28 Dicembre 2012