La speranza della vita: donna sterile partorisce un figlio

Una donna di 30 anni  ha dato alla luce un bambino. la notizia in se non ha niente di sconvolgente, se non fosse per il fatto che la neo mamma era ritenuta sterile.  La nascita è stata resa possibile da una tecnica sperimentale che consiste nel rimuovere le ovaie, trattarle in laboratorio e reimpiantarle. La tecnica, ancora in fase sperimentale, ha coinvolto un piccolo gruppo di donne giapponesi con un particolare problema di sterilità. Ma esponenti della comunità scientifica sperano che possa aiutare anche donne dai 40 anni in su che hanno difficoltà a rimanere incinte.

«La neomamma ha partorito lo scorso dicembre a Tokio. Lei e il bambino godono di ottima salute», ha dichiarato il dottor Kazuhiro Kawamura della St. Marianna University School of Medicine di Kawasaki, in Giappone. Il medico, insieme ad altri colleghi, ha descritto la nuova tecnica in un rapporto pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences. Alla donna, il cui nome non è stato rivelato, era stata diagnosticata una insufficienza ovarica primaria, conosciuta comunemente come menopausa prematura. La tecnica consiste nel “risvegliare” in provetta le ovaie delle pazienti e poi trasferirle di nuovo nell’utero. Il traguardo è stato reso possibile dalla collaborazione durata diversi anni tra un team di medici dell’ospedale giapponese e uno di medici della Stanford University (California). La riattivazione delle ovaie in vitro potrà aiutare donne che oggi non possono in alcun modo avere un figlio dato che non riescono a produrre ovociti.

2 Ottobre 2013