«La fiera di Alghero sì, no, forse?»

L'opinione di Tonina Desogos, presidente del Comitato di Borgata Maristella

E così accade, in questa estate 2015 che, mentre Stintino mette “l’isola in vetrina” e Olmedo vola alto con “domos e carrelas”, che è solo l’ultima delle tante iniziative che annualmente vengono realizzate nell’attivo Comune con noi confinante per promuovere territorio, tradizioni, produzioni, enogastronomia locale e di Sardegna, in quel di Alghero si rimane fermi al palo. Fermi cercando di dare un senso alle discussioni tra chi vorrebbe assicurazioni circa la durata degli eventi, due o tre giorni al massimo con esposizione e distribuzione solo di determinati prodotti che non devono entrare in concorrenza con i medesimi prodotti offerti tra le mura algheresi e chi, avendo presentato progetti e idee per la realizzazione di fiere e stand, capisce che ancora una volta non c’è trippa per gatti.

In questo marasma, al comune cittadino restano solo domande: perché prima sì e ora no? Chi o cosa non funziona? Come mai si ha sempre più spesso l’impressione che la nave amministrativa sia ferma in porto e non riesca a prendere il largo come Alghero e gli Algheresi auspicano e meritano? Perché sempre più spesso ci si incarta in prassi farraginose che non aiutano nessuno e tanto meno l’economia, soprattutto quella locale, che dovrebbe portare lavoro agli algheresi? Perché trasparenza, condivisione, partecipazione, si ha l’impressione marcino fianco a fianco con i classici fastidiosi sassolini nelle scarpe da rimuovere con urgenza?

Noi borgatari, amanti della concretezza, durante le riunioni del Comitato di Borgata, oltre a porci domande, cerchiamo di elaborare progetti o proposte e nell’ultima riunione abbiamo deciso di osare: abbiamo deciso di candidare la Borgata di Maristella come location per la realizzazione della Fiera di Alghero. Appare evidente che, se ci si ostinerà a non capire che Alghero non è solo il suo centro urbano ma anche il suo territorio a nord, con ampi spazi fruibili e adatti allo scopo, si perderanno occasioni importantissime per mettere in vetrina la nostra economia, il nostro territorio e tutto l’esistente a supporto o servizio. Il cuore pulsante di Alghero, come l’Assessore Lampis, titolare della delega per lo sviluppo economico, l’ha definito durante un incontro con i Comitati di Borgata, non è solo il suo centro urbano ma bensì cuore pulsante noi riteniamo debba essere ogni centimetro del territorio algherese, nel nostro caso un territorio di cui si parla spesso ma in cui non si concretizza niente.

Forse, politicamente parlando, porta più consensi passeggiare tra i tavolini del centro storico invece che tra i cinghiali e le buche stradali delle borgate ma certamente non può essere attribuita ai borgatari la responsabilità per l’abbinamento della delega alle borgate con quella di sviluppo economico, cosa peraltro che noi ritenevamo fatto positivo in quanto, forse peccando di ingenuità, pensavamo che in conseguenza di tale abbinamento il “nostro” assessore avrebbe non solo a parole proposto un grande evento da realizzare in borgata, ma bensì con la nostra attiva collaborazione l’avrebbe effettivamente poi realizzato.

E allora siamo qui a chiedere per l’ennesima volta di osare, realizzare quello che sembrerebbe un’utopia ma lo sarà solo fino a quando non si realizzerà, a sollecitare il coraggio di osare con l’offerta del nostro umile aiuto e con la certezza che anche tutte le altre borgate collaborerebbero alla realizzazione di tale evento la cui location annualmente dovrebbe essere individuata a turno tra le varie borgate. Vogliamo forse nel 2015 continuare a usare la vetusta giustificazione logistica? Volete farci credere che algheresi e turisti siano disposti a riversarsi in massa in quel di Stintino, Olmedo e non a Maristella?

Quindi perché non realizzare la fiera di Alghero in una borgata agricola, quale miglior luogo per esporre l’eccellenza dell’enogastronomia sarda , dell’artigianato e della produttività in genere, quale miglior luogo di quello che fu uno dei siti bonificati e resi produttivi con la riforma agraria? Tra l’altro gli spazi in argomento sono proprietà del Demanio Regionale, Istituzione al momento immune dal virus del “cane dell’ortolano”, che al contrario sembrerebbe ben radicato in quel di Alghero anche se ci auguriamo non sia impossibile da debellare.

Nel considerare l’edizione 2015 ormai persa cerchiamo di agire concretamente affinché nel 2016 non accada lo stesso, come sempre Comitato di Borgata di Maristella e Associazione EduEcoAgroMaris sono disponibili per approfondire il discorso nei modi e nei tempi che l’amministrazione riterrà opportuni.

Tonina Desogos, 5 Settembre 2015