Inaugurata la nuova curia diocesana di Alghero-Bosa

Il Vescovo Morfino benedice la nuova struttura: un edificio funzionale, ecocompatibile e al servizio dell'unità delle 61 parrocchie.

La nuova Curia diocesana è stata ufficialmente inaugurata dal Vescovo Mauro Maria Morfino questa mattina, 23 ottobre, ad Alghero. Edificata sulla struttura precedente alle spalle dell’ex Seminario di via Sassari, l’evento ha richiamato un’ampia partecipazione che ha rispecchiato l’universalità dell’appuntamento. Erano presenti il Vescovo di Tempio Ampurias, Mons. Roberto Fornaciari, diversi sindaci del vasto territorio diocesano (tra cui il Sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto), autorità civili e militari locali, e una nutrita rappresentanza del Clero diocesano e di fedeli.

I tecnici che hanno curato il progetto – l’Ing. Gianpaolo Sanna, l’Arch. Mario Gesu e l’Ing. Marco Soggiu, portavoce dell’Arch. Marcello Demartis – hanno illustrato le caratteristiche della nuova sede. Sviluppata su quattro livelli, la Curia è concepita per massimizzare la funzionalità: un piano interrato ospita l’Archivio Corrente; il piano terra è dedicato all’accoglienza, alla sala riunioni, alla Cancelleria e a un ufficio di pastorale integrata; al primo livello si trovano l’Ufficio del Vicario Generale e altri Uffici; infine, il secondo piano è caratterizzato dall’Ufficio del Vescovo e da altri Uffici.

L’intero edificio è stato realizzato nel pieno rispetto dell’ambiente, utilizzando materiali ecocompatibili e completamente isolanti per impedire la dispersione energetica. L’impegno per la sostenibilità è completato dai pannelli fotovoltaici installati sul tetto e dalla vasca esterna per la raccolta e il riutilizzo dell’acqua piovana.

L’Ing. Sanna ha sottolineato i vantaggi logistici della nuova posizione: «La posizione dell’attuale Curia risulta essere molto più centrale rispetto al passato, grazie allo sviluppo urbanistico di Alghero. La sua raggiungibilità è garantita dalle arterie principali che collegano Alghero con Bosa e Macomer. Rispetto alla precedente sede nel centro storico, si è superato il problema dell’accesso (ZTL) e dei parcheggi, offrendo ora un doppio accesso da Via Sassari e un’area parcheggi privata».

Nell’intervento centrale, il Vescovo Morfino ha spiegato le finalità del nuovo spazio, concepito per rispondere all’obiettivo sinodale di pastorale integrata, favorendo la collaborazione tra gli Uffici e l’ascolto delle persone. «Oggi ci troviamo di fronte ad una realtà elegante, sobria, molto funzionale rispetto a una più datata che non aveva più la possibilità di dare una risposta significativa per il suo servizio. Una “casa tra le case”, ben inserita e accessibile», ha affermato il presule, ricordando che il progetto è frutto di un confronto costante con il Collegio dei Consultori e il Consiglio Presbiterale.

Richiamando il cammino sinodale delle Chiese italiane, il Vescovo ha ribadito che la Curia «non è stata creata per metterla in vetrina, ma perché sia una realtà da abitare, in cui lavorarci, incontrarci e portare il sentire della nostra gente». La sede è pensata come un luogo “al servizio dell’unità”, capace di accorciare le distanze geografiche di una Diocesi che si estende su tre province e comprende 61 parrocchie.

Il progetto ha avuto una spesa complessiva di 1.500.347,99 euro, finanziata per il 75% dalla CEI (rappresentata da Mons. Francesco Tamponi, Delegato regionale per i Beni culturali), con il resto coperto dalle generose donazioni dei firmatari dell’8×1000, dai fondi diocesani e dai lasciti di diversi sacerdoti defunti.

«Anche per questo motivo – ha concluso Morfino – la Curia dovrà avere un’impronta missionaria, aperta, attenta alla realtà che la circonda». Il Vescovo ha anche preannunciato una stretta relazione pastorale con la nascente Cittadella della Carità in via Giovanni XXIII.

Ha concluso gli interventi il Vicario Generale, Mons. Giuseppe Curcu, definendo la nuova Curia, nell’anno del Giubileo 2025, «un segno concreto di quella speranza che non nasce dai progetti umani, ma dalla fiducia in Dio che guida la storia». In un tempo segnato da incertezze, ha chiosato Mons. Curcu, la rinnovata sede curiale testimonia che la Chiesa «non si rassegna, ma vuole continuare a costruire, a servire, a seminare futuro alla luce feconda del Vangelo».

La cerimonia si è conclusa con un breve momento di preghiera, la benedizione di tutti i locali, la visita alla nuova struttura e un momento conviviale offerto a tutti i presenti.

23 Ottobre 2025